Il 27 ottobre 2022 la FABI, insieme con le altre organizzazioni sindacali, ha raggiunto l’accordo con l’ente, Agenzia delle Entrate Riscossione, per prorogare sino al 30 novembre 2022, il “Protocollo per la ripartenza post covid”. Il primo protocollo sottoscritto successivamente alla cessazione dello stato di emergenza, è stato quello del 29 marzo 2022, integrato poi il 28 luglio 2022, che ha recepito le indicazioni normative in materia contenute nel Protocollo sottoscritto tra il Governo e le Parti sociali il 30 giugno. Per intenderci, l’accordo raggiunto dai sindacati per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid 19, in considerazione della cessazione al 31 marzo 2022 dello stato di emergenza;
inoltre è stata prorogata al 31 dicembre 2022, la prestazione lavorativa in modalità agile per i lavoratori fragili. Siamo riusciti ad ottenere l’adeguamento delle misure di salute e sicurezza sinora applicate, alle nuove condizioni, infatti, al fine di salvaguardare i nostri colleghi si è confermata la presenza dei dipendenti nelle sedi e sportelli nel rispetto delle norme vigenti sul distanziamento sociale, fermo restando l’obbligo di indossare mascherine di tipo FFP2 (non più chirurgiche), fornite chiaramente dall’Ente.
I punti più importanti del protocollo sono:
- a seguito dell’emanazione del Decreto Legge, 9 agosto 2022 n. 115 cd. “aiuti bis”, si è ottenuta la proroga fino al 31 dicembre 2022 allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, per i “lavoratori fragili”, cioè quelli affetti dalle patologie individuate dal Decreto del Ministero della Salute 4 febbraio 2022; lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, sino al 31/12/2022, sarà consentita anche ai lavoratori disabili destinatari diretti della situazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104/92.
- fino al 30 novembre 2022, è stata prorogata la flessibilità in entrata (molto apprezzata dai colleghi poiché consente di allungare il tempo destinato alla vita privata nella seconda parte della giornata) e in pausa pranzo suddivisa tra sportelli ad alta affluenza, altre strutture e restanti sedi:
- sportelli alta affluenza: apertura dalle ore 8:15 alle ore 14:15 con flessibilità in ingresso dalle 7:30 alle 8:15;
- altre strutture: Sedi di Roma, Napoli, Milano, Torino e Bari e Palermo 2 fasce di orario di entrata: dalle 7:30 alle 9:00 e dalle 9:00 alle 10:30;
- restanti sedi: flessibilità in ingresso dalle 7:30 alle 10:30;
- pausa pranzo sportelli: con apertura fino alle 13:15, dalle ore 13:30 alle ore 14:30.
- pausa pranzo sportelli: con apertura fino alle 14:15, dalle ore 13:00 alle ore 14:00, con contestuale e conseguente riduzione del numero degli appuntamenti programmati nella medesima fascia oraria;
- pausa pranzo altre strutture: dalle ore 12:30 alle ore 14:30;
- proroga fino al 30 novembre 2022 dell’accesso dei contribuenti agli sportelli esclusivamente mediante prenotazione; attualmente è possibile prenotare un appuntamento presso un qualsiasi sportello territoriale attraverso il servizio “prenota ticket”; tale servizio offre la possibilità al cittadino di trovare lo sportello più vicino e prenotare l’appuntamento, scegliendo giorno e ora tra quelli disponibili, con pochi click direttamente da computer, smartphone o tablet.
Relativamente a questo servizio, nonostante tutte le conseguenze e gli strascichi negativi che ha lasciato dietro la pandemia, ha portato una ventata di novità, nel senso che, le prenotazioni allo sportello hanno “civilizzato il rapporto tra i cittadini e il fisco”, abolendo le estenuanti code dentro e fuori gli sportelli e i momenti di frizione ed attrito con l’Agente della Riscossione, che non di rado, sono sfociati in aggressioni verbali ed anche fisiche nei confronti dei nostri colleghi!
Il 30 novembre u.s. è stato previsto un incontro per verificare le evoluzioni normative in relazione all’andamento della pandemia e le eventuali modifiche da apportare al Protocollo.
La FABI insieme con le atre organizzazioni sindacali è stata e sarà sempre dalla parte dei lavoratori, facendosi promotrice degli interessi e dei bisogni dei colleghi e, soprattutto, vigilando e tutelando la salute dei lavoratori.