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Torniamo ad impennare

Pecco c’è, Pecco c’è!!! Quante volte lo abbiamo sentito quest’anno

Una stagione pazzesca ed incredibile, sfido chiunque a dire che avrebbe scommesso su un epilogo del genere a metà anno o lo avrebbe anche solo sognato (sottoscritto compreso). E invece è tutto vero, dopo 13 anni di attesa dall’ultimo titolo iridato, quello di Valentino Rossi nel 2009 (tra l’altro primo tifoso e mentore di Bagnaia, lui che lo scelse appena quindicenne per la sua VR46 Accademy), un italiano torna sul tetto del mondo della Moto GP. E lo fa centrando una rimonta storica, mai nessun pilota era riuscito nell’impresa di recuperare un gap del genere, ben 91 punti di distacco dall’allora leader del Mondiale, Fabio Quartararo, al termine del Gran Premio del Sachsenring nel quale Bagnaia fece registrare uno zero in classifica che sapeva tanto di addio ai sogni di gloria. Ma da lì in poi una cavalcata clamorosa che lo ha portato ad issarsi al vertice della classifica con il sorpasso nella terzultima prova del Mondiale, a Phillip Island, e a chiudere virtualmente i giochi con la vittoria nel successivo GP di Sepang (+23 sul rivale francese). Fino al dolce epilogo in quel di Valencia.

Una nazione intera attaccata al teleschermo per spingere al successo il centauro di casa nostra e la moto italiana per eccellenza, quella Ducati che attendeva il ritorno sul trono dai tempi di Stoner, ben 15 anni fa.

E sono addirittura 50 gli anni che i tifosi italiani hanno dovuto attendere per festeggiare finalmente un binomio nostrano al vertice della classe regina (era il 1972 e Giacomo Agostini trionfava con la MV Augusta). Un totale di 5 successi, 1 secondo posto, 2 terzi posti e l’ultimo, quasi inutile, nono posto nelle ultime 10 gare (sarebbe bastato arrivare quattordicesimo se Quartararo avesse vinto ma, con il francese a chiudere la gara come quarto, anche non tagliare il traguardo per Pecco avrebbe significato vittoria mondiale) per annichilire qualsiasi avversario e portarsi a casa il primo, strameritato, titolo iridato della classe regina. Vittorie che lo accompagnano dal 2009 quando, appena dodicenne, divenne campione Europeo di MiniGP. Il debutto nelle categorie che contano avviene nel 2013, quando esordisce in Moto3 e, dopo 4 anni di apprendistato e podi, si trasferisce in Moto2 vincendone il titolo nel 2018 al suo secondo anno di partecipazione.

Da lì il salto in MotoGP, dapprima in sella ad una Ducati clienti con il Team Pramac Racing e successivamente (nel 2021) con il team ufficiale. Un predestinato, come si dice spesso in questi casi, aiutato da un immenso talento e da un fisico perfetto per guidare la Rossa di Borgo Panigale (una bestia difficile da domare per moltissimi piloti, basti ricordare gli scarsi risultati ottenuti da Valentino nel suo triennio in Ducati), ma anche dalla serenità che gli dona avere sempre vicina e presente la famiglia (sua sorella Carola, colei che ha coniato da bambina il soprannome Pecco, lo segue come un’ombra su ogni circuito) e la fidanzata Domizia, oltre che, come dichiarato in varie occasioni, lo stimolo di gareggiare con e contro coloro con i quali è cresciuto fin da ragazzino (Fenati e Bastianini sono tra i suoi migliori amici).

Grazie Pecco per averci riportato il titolo!

Gianluca Capuano
Gianluca Capuano
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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