Qualche sera fa, persi facendo zapping su Netflix per trovare una nuova serie tv interessante (senza raggiugere il risultato sperato), mia moglie mi ha proposto di guardare invece un film, qualcosa di ‘leggero’ e divertente.
La scelta è ricaduta su” Whip it”, film di Drew Barrymore del 2009, la cui storia si sviluppa intorno alle gare di Roller derby.
E voi penserete, che cavolo è il Roller Derby? Ve lo spiego subito.
Il Roller derby è uno sport decisamente particolare nel quale due squadre di pattinatrici (si usano i vecchi pattini a rotelle di quando eravamo piccoli, non i rollerblade) si sfidano in una gara di velocità e astuzia su un campo ovale in una partita da 60 minuti divisa in due tempi da 30’ (che a loro volta sono frammentati in riprese da 2 minuti).
Le squadre scendono in pista con 5 elementi, 4 difensori (blocker) ed un’attaccante (jammer) e viene assegnato un punto ogni volta che un jammer riesce a superare i blocker della squadra avversaria, cosa nient’affatto semplice visto che per evitare il sorpasso le blockers sono pronte a rispedire indietro o scaraventare per terra l’attaccante avversario con colpi che farebbero impallidire i più forti combattenti di MMA (per questo vige l’obbligo di indossare caschetto, paradenti, ginocchiere, gomitiere e polsiere).
In realtà lo sport non è così ‘violento’ come potrebbe apparire ad un primo sguardo, ci sono regole ferree da rispettare e un numero elevato di arbitri (ben 7) a controllare e sanzionare le giocatrici in caso di scorrettezze ma è molto divertente guardarlo e praticarlo.
Le squadre hanno nomi provocatori e aggressivi tipo le Harpies di Milano o le Bloody Wheels di Torino, così come i nomi di battaglia delle ragazze che le compongono e che tendono ad agghindarsi con capigliature estrose e colorate, trucco vistosissimo, glitter e abbigliamento stile punk.
Il Roller derby nasce negli Stai Uniti nel 1935 grazie ad un promotore sportivo di Chicago, tale Leo Seltzer, inizialmente come semplice gara di resistenza sui pattini e successivamente con varie implementazioni fino al raggiungimento della forma attuale. Dopo un iniziale diffusione soprattutto tra il gentil sesso dato che era visto come l’unico modo che le donne avevano, a quel tempo, di trovare un po’ di svago e soprattutto sfogo nello sport (a differenza degli uomini che avevano l’imbarazzo della scelta relativamente allo sport da praticare), e successivamente al boom degli anni 60’/70’, il Roller derby rischiò quasi di sparire per ritornare in auge nel 2001 grazie alla nascita del Texas Roller derby e all’uscita di un paio di fortunati film incentrati su questo sport. In Italia la diffusione del Roller derby è ancora agli albori ed esclusivamente appannaggio femminile, ci sono poche squadre professionistiche ed il campionato è giocato da solo 8 formazioni mentre all’estero, oltre che ad avere grande popolarità negli USA, questo bellissimo sport ha un grosso seguito in Canada e in Australia con una buona dose di pubblico anche in Francia e nel Regno Unito.