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La Previdenza Complementare. TFR in azienda o versamento al Fondo Pensione: che cosa scegliere?

Una delle prime scelte che vengono poste in sede della quota TFR.

Si può destinare il TFR al Fondo Pensioni:

  • esplicitamente: mediante sottoscrizione di apposita domanda contenente la delega al datore di lavoro a versare sia la quota di TFR maturata mese per mese che i contributi a carico del dipendente e del datore di lavoro, come previsti dalla contrattazione integrativa;
  • tacitamente: in mancanza di una scelta esplicita da parte del lavoratore riguardo il TFR, si applica il cosiddetto silenzio assenso, per cui il TFR viene automaticamente versato in uno specifico comparto del fondo pensione previsto dal CCNL.

Qualora si decidesse invece di non conferire il TFR al Fondo Pensioni, occorre esplicitamente dichiararlo.

In questo numero cercheremo di darvi alcune informazioni per aiutarvi nella decisione.

COS’È IL TFR (TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO)?

Il TFR è una parte (6,91%) della retribuzione annua lorda che viene annualmente accantonata dal datore di lavoro per essere corrisposta al lavoratore dipendente alla cessazione del rapporto di lavoro.

Qual è la Tassazione del capitale accantonato?

  • Se decido di lasciare il TFR in azienda nel momento in cui si andrà a riscuoterlo, l’importo sarà a tassazione separata, e cioè in base alla media delle aliquote vigenti nei 5 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.
  • Se invece decido di aderire ad una forma di previdenza complementare (Fondo Pensione), verrà applicata una tassazione agevolata. La base imponibile è determinata dal montante accumulato dal 1° gennaio 2007. Sulla base imponibile così determinata si applica una ritenuta a titolo d’imposta con l’aliquota del 15%, ridotta di 0,3 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione alla forma pensionistica complementare, con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali, arrivando quindi ad un’aliquota minima del 9%. Se l’iscrizione è anteriore al 1° gennaio 2007, gli anni di iscrizione prima del 2007 sono computati fino ad un massimo di 15 anni. Pertanto, decorsi trentacinque anni di partecipazione alla forma pensionistica complementare, l’aliquota sarà del 9%.

RENDIMENTO DEL CAPITALE

Il TFR lasciato in azienda viene rivalutato al tasso dell’1,5% + il 75% del tasso di inflazione al dicembre dell’anno precedente, dunque in misura prestabilita.

Se decido di aderire ad un Fondo Pensione il rendimento non è predeterminabile, in quanto la massa dei contributi dei lavoratori viene gestita dai gestori delle diverse linee di investimento del Fondo, che operando sul mercato mobiliare ed immobiliare sono in grado di ottenere rendimenti potenzialmente più elevati di quelli del TFR.

Vi sono poi dei vantaggi fiscali che si possono sfruttare iscrivendosi ai Fondi Pensione.

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