Lo scautismo è un movimento associativo di carattere internazionale, presente in 216 paesi, ed ha come scopo la formazione fisica, morale e spirituale della gioventù, in tutto il mondo.
La parola Scout significa nella lingua inglese «ricognitore, esploratore».
Nasce nel 1907, da una brillante idea di un ufficiale inglese Robert Baden-Powell, il quale pensò di organizzare delle attività formative per i giovani all’aria aperta, allo scopo che essi potessero apprendere, tramite esperienze pratiche, i buoni valori morali, di amicizia e di vita sociale che sarebbero stati loro utili, in seguito, quando si sarebbero inseriti nella società degli adulti.
L’idea di fondare una associazione per la formazione della gioventù nacque da una esperienza di guerra che Robert Baden-Powell dovette affrontare in Africa nel 1896, quando fu inviato in Rhodesia, per sedare una rivolta dei Matabele.
Fu lì che dovette apprendere l’arte della sopravvivenza, grazie anche all’amicizia con l’esploratore americano Frederick Burnham, futuro fondatore degli Scout in America, il quale lo rese edotto delle tecniche di sopravvivenza praticata dai pionieri e dai nativi americani. Quelle esperienze gettarono la base per le sue idee di traferire ai giovani l’arte sana della sopravvivenza che li avrebbe educati ad affrontare qualsiasi circostanza di pericolo e di sopravvivenza nella vita.
L’abilità in quest’arte costituisce il fondamento cui si ispira oggi lo scautismo.
Fu durante la suddetta guerra che Baden-Powell iniziò a usare il cappellone boero e il corno di guerra che in seguito utilizzerà per l’apertura del primo campo scout mondiale.
Conclusa la seconda guerra boera, Baden-Powell torna in patria, nel Regno Unito, dove viene accolto come eroe nazionale, e nel 1908 pubblica il libro “Scautismo per ragazzi”, dove arte di sopravvivenza e di comportamento vengono spiegate ai giovani, insieme alle capacità richieste e al codice di onore da seguire. Un vademecum fondamentale per l’intero movimento Scout.
Il libro ottenne un successo di enormi proporzioni, rimanendo ancora oggi un punto di riferimento per tutti gli esploratori del mondo. Fu il quarto libro più venduto nel XX secolo.
Educatori, associazioni ed istituzioni, sulla base di questo libro, crearono migliaia di gruppi a carattere scout in tutto il Regno Unito e in molte nazioni del mondo.
Lo scautismo, oggi, è uno dei più grandi movimenti internazionali di educazione non formale, con più di 40 milioni di iscritti. Capofila sono l’Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici e l’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (cui fanno riferimento le migliaia di associazioni e gruppi scout di tutto il mondo). Entrambe queste associazioni, nel 2021, sono state candidate congiuntamente al premio Nobel per la pace.
Scopi dello scautismo sono 1) far raggiungere ai ragazzi l’autonomia e l’indipendenza necessaria a far loro sviluppare la sensibilità all’osservazione; elemento essenziale per riuscire a cavarsela nelle difficoltà; 2) acquisire le abilità manuali; 3) incoraggiare i ragazzi a condurre una vita sana all’aria aperta; 4) educarli alla vita sociale e al servizio comunitario; 5) sviluppare i principi dell’altruismo e della solidarietà; 6) sviluppare nei giovani il senso della vita sociale e spirituale, qualità necessarie per la formazione di un uomo libero e un buon cittadino.
Questi obiettivi si concretizzano attraverso il gioco, l’avventura all’aria aperta e l’esperienza comunitaria. La promessa che ogni giovane scout, a circa 12 anni, recita è emblematica nel creare fiducia e impegno nel suo intimo che lo motiva all’azione e all’impegno e lo prepara a svolgere un ruolo responsabile per se stesso e per gli altri. Ciò crea fiducia e sentimento di appartenenza alla grande famiglia degli scout di cui fa parte.
La Promessa, infatti, recita: “Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout”