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Vietnam. I want you!

Possiamo descrivere brevemente il Vietnam come un cocktail, un mix di usi e costumi, ma che danno vita a qualcosa di unico e ben definito

Il Vietnam, da un passato turbo lento, è saputo risorgere ed oggi è terra di pace e di una bellezza incredibile, in bilico tra oriente ed occidente e dalla popolazione incredibilmente giovane e gentile.

Il nostro viaggio, dopo un lungo viaggio aereo non poteva iniziare che dalla capitale Hanoi.

La maggior città del Vietnam è sostanzialmente divisa in tre zone.

La zona vecchia, nel centro, è come un grande mercato, un dedalo di vie vivaci, sempre affollate. Ogni strada si contraddistingue per un prodotto tipico, si può passare da quella dei negozi dei sarti a quella dei venditori di souvenir o quella degli erboristi. Passare in queste strade è davvero difficoltoso, si è circondati da innumerevoli motorini, biciclette e venditori di ogni genere di souvenir che formano una folla variopinta.

Le case hanno quel tocco di coloniale, vecchie ma non fatiscenti.

Gli odori nelle strade sono innumerevoli e danno alla città un aroma particolare.

Molte sono le cose da vedere ad Hanoi: le pagode, il Mausoleo di Ho Chi Min, i vari mercati, la via delle ambasciate con le sue case coloniali, il quartiere dei ristoranti di serpenti. Tutto visitabile in risciò, in Vietnam il mezzo di trasporto tipico in città è appunto questo.

Il centro della città si sviluppa intorno al suo mitico laghetto (Hoan Kiem Lake) con un’antica pagoda ed il Tempio della Tartaruga.

Ad Hanoi non può mancare poi la visita al Mausoleo di Ho Chi Min, dove vi sono conservati i resti mummificati di questo grande statista.

Di fronte al mausoleo vi è una grandissima piazza che viene utilizzata per le parate e le celebrazioni.

Se amate lo shopping non dovete perdere un giro al Central Market: il mercato coperto dei vietnamiti.

Qui si possono fare ottimi affari comprando artigianato locale.

Esiste poi un quartiere dove poter scegliere tra numerosissimi ristoranti di carne di serpente. Qui vi faranno accomodare nel retro e potrete decidere il vostro pranzetto. Vi sono gabbie dove i serpenti vengono fatti crescere per poi essere consumati a tavola. In Vietnam è un piato molto prelibato ed anche piuttosto caro.

Poco distante dalla capitale Hanoi la Baia di Halong è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi e spettacolari del sud-est asiatico.

Un paesaggio naturalistico di ineguagliabile bellezza, la baia è entrata a far patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1994. Ha Long in lingua vietnamita significa “dove il drago scende in mare”. Si racconta di una famiglia di dragoni che, per difendere la popolazione dagli invasori cinesi, scese dal cielo sputando pietre preziose per poi trasformarle nelle isole che oggi compongono la baia. Ha Long Bay è considerata una delle nuove meraviglie del mondo, una delle mete turistiche più gettonate del paese.

Facciamo una gita in barca per visitare meglio la baia, i barcaioli hanno uno strano modo di remare non usano le mani, bensì remano con i piedi; con le mani tengono l’ombrello e con le gambe vogano.

Le isolette contengono enormi grotte, Dau Go Cave (la caverna delle meraviglie) è la più grande all’interno ci tre grandi camere con stalattiti e stalagmiti, e anche dei graffiti risalenti al XIX secolo. Le acque dell’arcipelago sono ricche di pesci e molluschi, e nella metà della superficie di Cat Ba si trova un parco nazionale, un’area naturale protetta dove trovano rifugio scimmie, antilopi, iguane e oltre ottanta specie di uccelli. Nel tardo pomeriggio il sole che tramonta in queste acque rende il tutto incantevole e romanticissimo, bisognerebbe fermare il tempo per contemplare meglio questo momento.

Ci dirigiamo al nord del Vietnam per visitare la città di Sapa, annidata ai piedi dei monti dell’Hoang Lien a 1.650 metri di altezza, è un autentico trionfo della natura. Famosa per i bellissimi terrazzamenti coltivati a riso il panorama è un alternarsi di colline, montagne, fiumi e villaggi. Passeggiando tra le sue folcloristiche strade incontriamo bambine con vestiti etnici coloratissimi. Sapa è il punto di partenza ideale per gli amanti del trekking. La cittadina rientra infatti nell’Hoang Lien National Park, che si sviluppa su una superficie di circa 30.000 chilometri quadrati.

Scegliamo un tour di 10 km di cammino. Il nostro trekking risulta molto faticoso, ma anche molto immersivo e appagante, abbiamo attraversato risaie, guadato fiumi, riuscendo a vedere da vicino anche dei bufali d’acqua e contadini piegati nel raccogliere il riso.

Il nostro viaggio finisce qui. In conclusione possiamo dire che questo paese, dalla malinconica bellezza, si è ormai aperto al turismo da un po’ di tempo ma qualcosa rimane del tempo passato.

Appena si lasciano le città e i percorsi turistici più battuti la dimensione rurale riprende il sopravvento, i contadini con il capello conico curano la terra, le donne trasportano sui bilancieri a spalla secchi d’acqua o cesti di verdura, i bambini giocano nei campi, il tutto avvolto da paesaggi e colori tipici degli acquarelli cinesi.

Andrea Fanesi
Andrea Fanesi
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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