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Riforma assegni familiari. Assegno unico

Facciamo un veloce cenno su cosa sono gli assegni familiari, argomento già approfondito negli scorsi numeri.

GLI ASSEGNI AL NUCLEO FAMILIARE

Cos’è l’Assegno al Nucleo Familiare?

L’assegno al nucleo familiare (o ANF) è un sostegno economico che viene erogato dall’INPS ai lavoratori dipendenti, lavoratori agricoli, etc.

Al fine di determinare il diritto del lavoratore a percepire l’ANF e di calcolarne l’importo, gli elementi cui fare riferimento sono:

  • la tipologia di nucleo familiare;
  • il numero di persone che compongono il nucleo familiare;
  • il reddito complessivamente prodotto dall’intero nucleo familiare, che non deve superare i limiti stabiliti dalla legge (concorrono a formare tale reddito sia i redditi assoggettabili all’Irpef che i redditi di qualsiasi natura, ivi compresi quelli esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva se superiori a 1.032,91 euro).

Ai fini ANF non contribuiscono invece a comporre il reddito del nucleo familiare quei redditi che elenchiamo di seguito, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • le somme percepite a titolo di TFR (Trattamento di Fine Rapporto) comunque denominate o le anticipazioni sulle stesse;
  • le somme inerenti ai trattamenti di famiglia, comunque denominati;
  • le rendite vitalizie erogate dall’INAIL, le pensioni di guerra e le pensioni
  • tabellari ai militari di leva vittime di infortunio;
  • le indennità di accompagnamento agli invalidi civili, ai ciechi civili assoluti, ai minori invalidi che non possono camminare e ai pensionati di inabilità;
  • le indennità di comunicazione per sordi e le indennità speciali per i ciechi parziali.

LIMITE DEL REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE

Tenuto conto che i redditi possono essere sia da lavoro dipendente che da lavoro

autonomo, la legge ha stabilito dei limiti, e cioè che il diritto all’assegno non sorge:

  • qualora in una famiglia la somma prodotta:
  • dai redditi da lavoro dipendente,
  • dai redditi da pensione o legati a prestazione previdenziale derivante da lavoro dipendente,
  • sia inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo familiare.

La domanda doveva essere avanzata – o in autonomia utilizzando il sito My Inps, oppure presentando la stessa appoggiandosi ad un Patronato – ogni anno in cui si aveva diritto a partire dal primo Giugno e aveva validità per il periodo dall’1/7 al 30/6 dell’anno successivo.

L’assegno veniva corrisposto direttamente in busta paga dal datore di lavoro e nel caso di genitori separati o figli maggiorenni inabili era necessario presentare anche preventiva richiesta di autorizzazione all’INPS, (nel caso di presenza di inabilità, occorre presentare la relativa documentazione medica).

Ricordiamo inoltre che era possibile richiedere il riconoscimento degli arretrati fino a 5 annualità precedenti.

ECCO LE NOVITÀ DELL’ASSEGNO UNICO

Dal 1° gennaio 2022 entrerà in vigore la riforma dell’Assegno Unico. Si chiama “Assegno Unico” appunto perché, a fronte di un’unica prestazione economica erogata in base all’ISEE, andrà a rimpiazzare le seguenti attuali misure erogate alle famiglie:

  • le detrazioni Irpef sui figli a carico;
  • gli assegni al nucleo per figli minori;
  • gli assegni per le famiglie numerose;
  • il Bonus Bebè;
  • il premio alla nascita;
  • il fondo natalità per le garanzie sui prestiti.

L’assegno unico porterà alcune novità.

La prima è già in essere! L’assegno unico ha dato, a partire dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021, la possibilità di accedere all’assegno di sostegno al reddito anche a quei nuclei familiari che presentano un reddito complessino non da lavoro dipendente superiore al 30% del reddito familiare. Questo grazie al così detto Assegno ponte. Gli ANF – come suindicato – escludevano tali nuclei.

La seconda novità riguarderà la verifica dei requisiti per accedere all’assegno. Se prima era sufficiente dichiarare i propri redditi familiari ora sarà obbligatorio presentare la dichiarazione ISEE. Dal quale indicatore si potrà capire che importo spetta per ogni nucleo familiare.

La terza novità riguarda gli importi erogati. Analizzando le tabelle pre (circolare INPS 21 maggio 2020, n. 60) e post riforma (Messaggio INPS n. 2331 del 176-2021) si potrà notare che vi è stato un aumento dei redditi che potranno usufruire del sostegno familiare.

L’INPS ha già comunicato che sarà necessario ripresentare la domanda a partire dall’1/1/2022 presentando nuova dichiarazione ISEE 2022.

Approfondiremo la riforma in gennaio quando il decreto attuativo sarà applicato con le nuove circolari INPS in emanazione.

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