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a cura del Coordinamento FABI Giovani - giovani@fabi.it
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Banchi di nebbia

La scarsa visibilità. come tutti sappiano, costituisce un elemento di assoluto pericolo per chi viaggia. Gli autisti più esperti riescono a limitare i danni della foschia, che talvolta assale le strade della nostra penisola. I piloti invece utilizzano degli strumenti tecnologicamente avanzati come il pilota automatico che, in assenza di visibilità, consente la prosecuzione del viaggio in completa sicurezza.

Sicuramente tanti anni fa, mancando strumenti del genere, era un vero e proprio rischio guidare, volare o navigare in situazioni metereologiche avverse. Infatti ricordiamo che le più gradi catastrofi sono avvenute proprio in situazioni analoghe.

Ultimamente nel settore del credito stiamo vivendo una fase molto complessa, dove grossi banchi di nebbia assediano le banche e i gruppi bancari, a volte generati dall’inadeguatezza di alcuni manager.

Qualcuno più esperto naviga a vista, ma gli altri?

Non è pensabile che un giovane neoassunto, senza la giusta formazione, venga inserito all’interno di un sentiero senza la giusta visibilità o quantomeno qualcuno che gli indichi la strada: di fatto l’incidente è dietro l’angolo!

Certo, nel nostro settore le nuove tecnologie aiutano a commettere meno errori, anche se talvolta qualcuno ne fa un uso improprio, a volte esasperato, snaturando il concetto che sta alla base della digitalizzazione: il supporto alle persone.

E allora ci domandiamo, può una macchina sostituire un uomo? E se sì, in che caso?

Nella valutazione del merito creditizio, il valore umano ha ancora un ruolo centrale?

Ad esclusione delle innovazioni sui sistemi di pagamento, soltanto dall’inizio della pandemia sono iniziati i veri investimenti delle banche nell’intelligenza artificiale.

Ma per capire se stiamo remando nella giusta direzione basta osservare una recente indagine che la FABI ha svolto, secondo la quale ammontano a ben 97 miliardi gli NPL sul nostro territorio. È questo il nostro modo di fare Banca?

Bisogna ricordare che spesso le quote più consistenti dei crediti deteriorati sono deliberati direttamente dai CDA e dai vertici delle banche, quindi, nessuna responsabilità può essere attribuita ai lavoratori. Inoltre non possiamo dimenticarci di dire che dal 2016 il Governo ha introdotto la Garanzia cartolarizzazione Sofferenze, conosciuta come GACS, che lo stato offre in caso di insolvenza dei crediti deteriorati, che sono stati oggetto di cartolarizzazione.

Se da un lato troviamo l’incompetenza di alcuni top manager, dall’altra c’è una classe politica che negli anni è stata in grado di attuare soltanto parzialmente politiche economiche a sostegno del paese.

Insomma, sembra un cane che si morde la coda, ma di chi sono veramente le colpe?

In mezzo a tutta questa nebbia capita spesso che qualcuno esca fuori strada imboccando sentieri tortuosi.

Infatti, la cartolarizzazione degli NPL spesso è seguita da vere e proprie cessioni di rami d’azienda, che vedono coinvolti molti giovani bancari che lavorano nel settore del recupero crediti, che fuoriescono cosi dal perimetro del settore.

Insomma, in mezzo a tutta questa nebbia vorremmo iniziare a vederci chiaro, anche perché ne va del futuro della nostra categoria.

Come FABI abbiamo da tempo denunciato una situazione che è diventata ormai insostenibile e che continua a gravare sempre di più sui lavoratori che rappresentiamo.

Ma non possiamo biasimare le condizioni che ci circondano senza agire, bisogna abbandonare l’idea della protesta senza una proposta, come sostiene Silvana Baroni “perché prendersela con la nebbia, se ormai ci è passata la voglia di guardarci intorno?”

Siamo sempre di più convinti che se ci guardiamo bene attorno, anche in questo periodo, troveremo le giuste risposte da dare anche a chi vorrebbe spezzettare la nostra categoria, facendo diventare il bancario solo un vecchio ricordo.

In attesa di qualche schiarita cercheremo di governare il cambiamento, sperando di ritornare al più presto alle assemblee in presenza e nelle piazze, per un confronto autentico e vero che possa trovare soluzioni esigibili e prospettiche.

Nel frattempo, continueremo ad essere fiduciosi perché come spesso accade, la nebbia anticipa il sole, d’altronde dopo ogni mareggiata ritorna sempre il sereno, dopo ogni tempesta, l’arcobaleno.

Alessandro De Riccardis
Alessandro De Riccardis
Coordinatore Nazionale FABI Giovani
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