BONUS BEBÈ
Considerando le importanti novità previste dalla Legge di Bilancio 2020, vediamo di seguito come cambia il bonus bebè, come fare il calcolo dell’importo e quali requisiti bisognerà rispettare per richiederlo.
Sono i requisiti per richiedere il bonus bebè le novità principali della manovra. Se fino al 2019 l’assegno era riconosciuto soltanto alle famiglie con modello ISEE fino a 25.000 euro, dal 1° gennaio 2020 si avrà accesso al bonus da 80 a 160 euro senza limiti di reddito.
IL BONUS NIDO
Ricordiamo di cosa si tratta.
Il Bonus Nido è un intervento normativi a sostegno del reddito delle famiglie per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare, in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Fino al 2019 il bonus consisteva in un contributo annuo di euro 1.500 euro, a prescindere dal reddito familiare. Contributo che veniva pagato direttamente in busta paga a fronte della presentazione delle fatture di pagamento all’INPS.
La legge 27 dicembre 2019, n. 160 ha incrementato, a decorrere dall’anno 2020, l’importo del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, nonché per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
Vediamo i nuovi criteri.
È stato incrementato il limite fino a 3.000 euro su base annua.
Questo limite è valido per i nuclei familiari in possesso di ISEE minorenni in corso di validità (riferito al minore per il quale è richiesta la prestazione) fino a 25.000 euro.
Per i nuclei familiari con un ISEE minorenni compreso tra 25.001 e 40.000 euro, l’agevolazione potrà spettare in misura pari a un massimo di 2.500 euro.
Infine, spetterà l’importo minimo di 1.500 euro nell’ipotesi di ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40.000 euro, ovvero in assenza dell’ISEE.
Come accennato, il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore, che può presentarla per il minore nato o adottato in possesso dei requisiti di legge.
E cosa succede a coloro che hanno già presentato domanda di bonus nido nel 2019 e abbiano provveduto al pagamento di almeno una mensilità da settembre a dicembre dello stesso anno?
Niente paura! L’INPS sta inviando un sms che permetterà, tramite accesso con PIN Inps, SPID, CNS o CIE, di confermare o modificare i dati nella domanda precompilata dall’Istituto, senza doverne riproporre una nuova per l’anno 2020.