Se anni fa le frodi on-line più diffuse erano quelle del principe nigeriano o della Costa d’Avorio, oggi i truffatori si sono evoluti.
Catfish
Le frodi romantiche sono in atto da anni ma la pandemia ha aumentato il numero di persone che cercano l’amore su internet. Si creano false identità utilizzando foto di altre persone per estorcere denaro, fingendo che serva per beni di prima necessità. Il canale MTV ha creato addirittura un programma per smascherarli, “Catfish”, in onda dal 2010.
Phishing
Il Phishing è il tentativo di carpire dati finanziari e password attraverso l’utilizzo di email che rimandano a siti fraudolenti simili a quelli reali.
“Gentile cliente, ci risulta un’anomalia sul tuo conto. È necessario aggiornare i dati cliccando qui”.
“Un dispositivo anomalo si è collegato al suo account. Se disconosci la procedura clicca qui”.
Sono alcuni esempi di tentativi di rubare i codici di accesso dell’home banking.
SMishing
SMishing è l’uso di SMS con un link in cui inserire il proprio codice fiscale o la carta di credito per aderire a imperdibili bonus, acquistare programmi o seguire la spedizione di un nostro presunto ordine (“Il tuo pacco sta per essere consegnato, segui il tuo ordine dal vivo clicca qui”).
Vishing
Il Vishing è il phishing tramite telefonate (Voice phishing): il truffatore si finge un operatore bancario, si fa dare il pin di accesso all’home banking e i codici OTP per confermare bonifici in uscita. Ultimamente si fingono essere delle Forze dell’Ordine e invitano i malcapitati a spostare il loro denaro su un conto corrente provvisorio per salvaguardarlo da truffatori che lavorano in banca.
Quishing
Il Quishing è l’utilizzo di codici QR per far visitare agli utenti siti internet dannosi o far scaricare virus.
Altre tipologie di frodi sono quelle che creano dei post sponsorizzati sui social network in cui sono venduti dei noti prodotti di marca (abiti, scarpe, make up) a prezzi super scontati: troppo bello per essere vero, infatti non lo è!
“Ciao mamma/papà, il mio telefono è rotto, questo è il mio nuovo numero di telefono, mandami un Whatsapp”: questa è la truffa in cui sono caduti degli ignari genitori, inviando soldi al finto figlio, chiesti per un’emergenza o per riparare il telefono.
COME CI SI PUÒ DIFENDERE?
Innanzitutto non cliccando i messaggi di dubbia provenienza, verificando sempre il mittente. Se il mittente sembra essere la propria banca gli hacker potrebbero aver nascosto il numero reale e simulato la provenienza “ufficiale”. Ricordiamoci che le banche non chiamano chiedendo codici, né inviano e-mail o SMS con link ai quali inserire i propri dati o dove scaricare la presunta nuova app.
Diffidate anche dei numeri anonimi, di prefissi stranieri e di chiamate con toni intimidatori che minacciano la chiusura del conto corrente se non si forniscono i codici di accesso.
Si deve sempre controllare l’URL, l’indirizzo web del sito internet cui si sta accedendo. I siti fake potrebbero averlo simile a quello ufficiale e spesso contengono errori ortografici e grammaticali.
I ritmi di vita frenetici, che ci fanno leggere con disattenzione e-mail e messaggi, sono una delle cose che ci fanno intrappolare nella rete dei truffatori.
Bisogna mantenere sempre alta l’attenzione per evitare di restare intrappolati nella loro rete.