L’inverno è passato e si è lasciato alle spalle una stagione sciistica ricca di soddisfazioni per le nostre Azzurre, stupende ragazze jet che con i loro trionfi e le loro parole hanno saputo esaltare l’Italia sulle piste ed emozionarla nelle case.
Federica Brignone e Michela Moioli hanno centrato l’obiettivo grosso, la milanese (valdostana di adozione) è la prima italiana nella storia a vincere la classifica generale della Coppa del Mondo di sci mentre la bergamasca completa il suo personale ‘triplete’ nello snowboard cross dopo i titoli conquistati nel 2016 e nel 2018.
1.378 punti (ben 153 di vantaggio sulla seconda classificata, la statunitense Mikaela Shiffrin), 5 vittorie e 11 podi in stagione, con questo ruolino di marcia la nostra atleta ha sbaragliato la concorrenza avversaria andando a coronare quel sogno nato 30 anni fa nella testa di papà Daniele, maestro di sci, e mamma Maria Rosa, proprio quella Maria Rosa Quario che nei primi anni ottanta ha fatto parte della valanga rosa mondiale. Insomma con delle premesse tali era facile pronosticare un destino da vincente in pista, ma l’impresa di Federica è qualcosa che resterà per sempre nei nostri occhi. Certo negli anni molte nostre atlete hanno vinto varie classifiche di specialità, Brignone compresa, ma quelle immagini di un italiano che solleva al cielo la coppa di cristallo mancavano dai tempi di Alberto Tomba ben venticinque anni fa.
Persino le Azzurre più vincenti della nostra storia, da Isolde Kostner, che detiene lo stesso numero di vittorie di Federica nel massimo circuito internazionale, a Debora Compagnoni (la nostra sciatrice più vittoriosa di sempre), si sono dovute accontentare di sfiorare il tanto ambito titolo senza riuscire a conquistarlo. Una ragazza forte e determinata, ma dal cuore grande che ha offerto in dedica il suo storico titolo a tutti noi: ‘Cari italiani io ho vinto la mia sfida nello sport! Assieme vinceremo questa difficilissima sfida contro il coronavirus’.
E davvero toccanti sono stati le lacrime e i pensieri rivolti da Michela Moioli al suo popolo dopo la conquista della Coppa del Mondo nella specialità snowboard cross. Lei nata ventiquattro anni fa ad Alzano Lombardo, che come molti di noi bergamaschi ha perso un famigliare (la nonna Camilla), un amico o semplicemente un conoscente ha voluto dedicare a Bergamo e all’Italia intera il suo terzo titolo iridato: “Sono venuta qui per gareggiare per l’Italia … lo dedico a tutti gli italiani, ai bergamaschi e ai miei concittadini di Alzano Lombardo” ha dichiarato con la voce rotta dall’emozione.
La stagione della campionessa olimpica di Pyeongchang 2018 è stata stupefacente, un dominio assoluto concluso con 3 vittorie, 6 podi e addirittura 1300 punti di vantaggio sulla inseguitrice più vicina, l’australiana Belle Brockhoff, unica avversaria che ha tentato di insidiarla nella sua scalata verso il trionfo.
Un altro bellissimo capitolo da aggiungere alla storia da film di questa ragazza dal sorriso dolcissimo! E lo scorso anno ha pure vinto la ‘Guirlande d’Honneur’ della FICTS (Federazione Internazionale Cinema e Televisione Sportiva) per il film che meglio esprime ‘lo Spirito ed i Valori Olimpici’, un cortometraggio che ripercorre tutta la carriera della nostra snowboarder dai giovanissimi esordi fino alla vittoria delle Olimpiadi nel 2018 passando per il gravissimo infortunio subito durante la finale alle Olimpiadi di Sochi 2014 con la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Un colpo duro, difficile da superare, ma dal quale è uscita più forte di prima.
Come ha dovuto fare oggi, ai tempi del coronavirus. Come deve fare ognuno di noi.