Per diverso tempo, le famiglie italiane hanno vissuto una situazione “invidiabile”, poiché non hanno dovuto preoccuparsi di percepire una pensione futura in grado di assicurare una vita “serena e dignitosa” perché a questo ci pensava lo Stato. Non hanno dovuto preoccuparsi di accantonare risorse per fronteggiare spese mediche per sopperire ad eventuali inefficienze della sanità, perché a questo ci pensava lo Stato. Non hanno nemmeno dovuto riflettere se iscrivere i propri figli ad una scuola pubblica o privata perché all’istruzione dei figli ci pensava esclusivamente lo Stato.
Molte famiglie erano meno preoccupate anche quando veniva meno il reddito del capo famiglia, poiché, anche in questo caso potevano contare su un aiuto statale.
Lo “stato-mamma” rappresentava una certezza in ogni momento, da considerarsi come virtù nazionale.
Con il passare degli anni tutto ciò ha assunto caratteristiche differenti sino ad arrivare ai giorni nostri.
Oggi come oggi occorre riuscire, per quanto possibile, a pianificare il proprio futuro e quello della propria famiglia attraverso vere e proprie analisi delle differenti situazioni.
Pianificare significa individuare le necessità finanziarie di una famiglia con l’obiettivo di cercare di renderla il più possibile finanziariamente indipendente.
La pianificazione parte dall’analisi di alcune variabili: età, composizione del nucleo familiare, patrimonio mobiliare e immobiliare disponibili, entrate ed uscite presenti e, se calcolabili, future.
Ecco che tutte queste variabili possono essere d’aiuto per avere un quadro dei bisogni finanziari della famiglia in ordine di priorità (acquisto casa, istruzione figli, pensione, ecc.).
Ad oggi, forse, si tende ad essere più concentrati sull’oggi trascurando il domani.
Purtroppo, in molti casi si da poca importanza alla necessità di costruirsi una pensione complementare per il futuro.
Alle volte si trascura quanto può essere importante sottoscrivere polizze sanitarie piuttosto che coperture assicurative sui danni.
Sono tutti rischi che potrebbero, fra qualche anno, “fare la differenza” anche per l’impatto che potrebbe riversarsi sull’intera collettività.
Riuscire a valutare le proprie necessità e le proprie priorità può essere utile a realizzare un percorso di consapevolezza finanziaria, previdenziale e assicurativa capace di far fronte a rischi ed incertezze del futuro.
Fermiamoci a riflettere!