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a cura del Coordinamento FABI Giovani - giovani@fabi.it
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Il coro del sindacato

Cosa vuol dire Sindacato? Ma soprattutto a cosa potrebbe assomigliare un’Organizzazione Sindacale? Proviamo a farci aiutare da una bambina

Mi chiamo Giorgia, ho 10 anni e la mia grande passione è cantare.

Frequentavo una scuola di canto dove, dopo qualche anno, i miei maestri mi stavano chiedendo sempre di più: mi dicevano che, se volevo diventare qualcuno ,dovevo cantare secondo gli stili “del momento” quelli con tante rime, con un ritmo molto veloce e soprattutto tante brutte parole di cui spesso non capivo il senso. «Non è importante se non capisci il senso, fallo e basta, per restare nel mondo della musica si fa così» mi avevano detto. Ero molto a disagio e dopo qualche mese l’ho detto alla mia mamma e al mio papà.

Eravamo tutti molto tristi perché ci tenevo veramente a cantare, ma così era diventato veramente difficile, non mi piaceva più. Tutti insieme avevamo cercato una soluzione… Poi di colpo a mio padre venne un’idea: «Perché non provi a cantare in un coro?». «Che idea strana» ho pensato: cantare tutti insieme? Io ho sempre cantato da sola… però potevamo provare.

Una veloce ricerca su internet ed ecco un coro vicino a casa nostra, in Valcuvia.

Una breve chiacchierata con la maestra, un saluto ai miei nuovi compagni e poi si comincia!

In un paio d’anni abbiamo girato l’Italia: ci siamo esibiti in tante città con tanti concerti, manifestazioni, feste: siamo andati anche vicino a Roma a cantare per un signore vestito di bianco che vive in uno stato piccolissimo… Ma ho scoperto soprattutto quanto è bello cantare insieme: le nostre voci sono così potenti che non hanno bisogno del microfono per raggiungere le orecchie delle persone che ascoltano e a volte raggiungono anche il loro cuore.

Ora sono nuovamente felice di cantare e ieri sera ho chiesto al mio babbo come mai gli era venuta l’idea di farmi cantare in coro… La sua risposta è stata sorprendente: «Vedi Giorgia, anche io canto in un coro». «Ma no papà, tu lavori in banca e sei un sinda… come si dice? Quella cosa lì». «Infatti sono un sindacalista e il coro nel quale canto è il sindacato. Vedi anche a me un giorno in ufficio mi hanno detto che dovevo seguire la moda, vendere tutto a tutti e che se volevo crescere o piacere a quelli che contano dovevo farlo. Dovevo smettere di aiutare chi cadeva, anzi avrei dovuto fare qualche sgambetto per andare avanti. Ero molto triste per questa situazione, ma poi ho trovato il sindacato. Somiglia tanto a un coro: il messaggio che canti, che dici o che scrivi arriva molto più forte alle persone, e alle volte si raggiungono risultati che da soli non riusciremmo a raggiungere.

Anche qui può capitare di stonare, ma siccome lavoriamo per gli altri, ci sosteniamo anche a vicenda. I nostri obiettivi non sono di vendita, ma molto più grandi: c’è chi guarda al domani pensando che oggi è domenica e domani sarà lunedì, mentre per noi il domani è tra qualche anno, magari quando sarai grande tu. Cerchiamo di costruire un pezzetto del mondo nel quale anche tu camminerai e di far capire alle persone che i cambiamenti non vanno accettati passivamente, ma vanno gestiti. Per fare questo serve tanta determinazione e persone preparate che vedono le cose come le vedi tu… come in un coro appunto».

«Papà, ma questa cosa è bellissima… E come si chiama il tuo coro, cioè sindacato?».

«Si chiama Federazione Autonoma Bancari Italiani, ma puoi chiamarlo FABI».

Giovanni Zavattari
Giovanni Zavattari
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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