Il 31 dicembre 2024 scadrà il CCNL per i quadri direttivi e per il personale dalle aree professionali dei dipendenti di Agenzia delle Entrate Riscossione ed Equitalia Giustizia. La FABI, unitamente con le altre organizzazioni sindacali, ha dato avvio alla costituzione e alla nomina dei componenti delle commissioni interne, che lavoreranno alla stesura della piattaforma per rinnovare il contratto collettivo nazionale e il contratto integrativo.
A tal proposito è utile ricordare che è stato emanato dal Ministero dello sviluppo economico, il decreto che ha scongiurato al momento la fusione tra Agenzia Entrate Riscossione e Agenzia delle Entrate.
Nel solco di un percorso già avviato nel 2016 e ulteriormente aggiornato negli anni successivi, si procede con l’integrazione logistica tra ente impositore ed agente della riscossione, passando anche per l’utilizzo a titolo gratuito di immobili demaniali (integrazione logistica che garantirebbe per il futuro un risparmio della spesa pubblica).
Tale aspetto racchiude un’importanza fondamentale dal momento che, appare scongiurata la previsione emanata dal precedente governo, che contemplava la fusione con Agenzia delle Entrate, garantendo in questo modo il rinnovo del contratto attuale e conservando l’area di riferimento, ossia quella legata al settore del credito nel quale la FABI conta il numero di iscritti più alto.
Sicuramente la nostra organizzazione sindacale cercherà di proporre quelle integrazioni e modifiche migliorative per l’intera categoria, con l’esigenza di improntare e modellare l’intero negoziato e l’impalcatura contrattuale ad una maggiore aderenza alle mutate esigenze economiche e normative. Si cercherà di redigere una piattaforma che garantisca un incremento della retribuzione, tenendo conto dell’andamento inflattivo legato alle varie vicissitudini che hanno caratterizzato questi ultimi anni, tenendo anche in forte considerazione l’innovazione digitale e soprattutto diritti e welfare dei lavoratori.
Importante sarà profondere i nostri sforzi nella valorizzazione delle misure che non solo tutelano le retribuzioni, ma che incentivano altresì la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Un’altra importante novità saranno le prossime assunzioni di personale, che secondo quanto stabilito dall’azienda, prevederà l’ingresso di circa 1500 nuovi colleghi nei prossimi 3 anni (a partire da ottobre p.v. circa 500 unità). Tale aspetto garantirà il famoso ricambio generazionale, in considerazione del fatto che, l’età media dei colleghi attualmente in servizio si attesta a circa 57 anni.
Infine, sarà data massima attenzione allo sviluppo professionale e di carriera dei lavoratori che per molto tempo hanno visto soffocate le loro naturali aspirazioni; saranno proposti progetti di sviluppo professionale allo scopo di favorire la possibilità di accesso a ruoli di maggiore rilievo anche facenti parte della categoria di quadri direttivi.
Si cercherà di proporre dei percorsi di carriera che tenderanno a valorizzare e a non disperdere le specifiche competenze interne, cercando di superare il principio aziendale di conferimento degli incarichi di responsabilità in forza del grado in possesso a prescindere dalle capacità e formazione tecnico/professionale.
Questi e tante altre saranno le proposte che la FABI cercherà di portare al tavolo delle trattative, la sfida è appena iniziata, non resta che lavorare sodo per “portare a casa” gli obiettivi prefissati.