Secondo una indagine del Censis del 2022, l’Italia si colloca al secondo posto in Europa per la presenza di circa 50 animali da compagnia su 100 abitanti. Eppure ogni anno circa 80.000 gatti e 50.000 cani vengono abbandonati dai proprietari, esponendo gli amici dell’uomo a maltrattamenti, ferite e incidenti.
Per gli amanti degli animali, il volontariato offre loro la possibilità di prestare aiuto e assistenza agli animali in difficoltà, oltre che a partecipare a progetti di associazioni impegnate nella tutela della biodiversità.
In Italia, il più comune servizio di volontariato è quello del part-time presso enti o rifugi preposti alla tutela degli animali presenti un po’ in tutte le province italiane. Altro modo è prestare il proprio tempo presso canili o associazioni per la protezione della fauna selvatica, oppure organizzare una raccolta fondi o sostenere campagne per la protezione animali, Questo tipo di volontariato offre un’opportunità, per chi ama gli animali, di fare una esperienza utile e nel contempo gratificante dal punto di vista affettivo. Chi ha interesse a cominciare questo percorso, può inizialmente recarsi presso il proprio comune di residenza e rivolgersi agli uffici veterinari dell’Asl di riferimento, ove attingere tutte le informazioni utili ad individuare le disponibilità di volontariato nella propria città. Esistono anche piattaforme sul web che mettono in contatto il volontario con le associazioni e visionare tutti i progetti a cui si può collaborare.
Un’esperienza unica e straordinaria è quella del volontariato estero.
Nel mondo vi sono diversi luoghi come la foresta, il deserto, il mare o le strade urbane dove una variegata specie di animali ha bisogno di essere protetta. Il tema della protezione degli animali liberi o in cattività è stato riconosciuto a livello generale per cui molti Stati hanno introdotto delle leggi che vietano la caccia e la vendita di animali pregiati o a rischio estinzione.
Le minacce più diffuse che possono colpire il mondo animale sia domestico sia selvatico sono la violenza e gli abusi che derivano dal commercio illegale di specie protette, dal bracconaggio per la vendita di parti di essi e dall’inquinamento che distrugge gli habitat naturali.
Prova ne sia un rapporto del WWF che ha stimato che il bracconaggio degli elefanti per le loro zanne, nell’arco di un secolo, ha ridotto il loro numero da tre-cinque milioni a 450 mila. Sono in essere molti progetti di enti governativi e privati per la protezione dell’habitat degli animali che accolgono volontari da tutto il mondo, non ultimi la realizzazione di ambienti “santuari” dove gli animali feriti vengono curati e i cuccioli orfani rieducati e preparati per la vita selvatica. Anche gli animali domestici non sono esenti dalla necessità di protezione. Cani, gatti e altri animali domestici vengono costantemente abbandonati dai loro padroni alla vita randagia con il pericolo che se non si trova loro un rifugio alternativo, devono essere catturati e abbattuti.
Stessa situazione di disagio vivono quegli animali da allevamento come cavalli, capre, asini che vengono maltrattati dai loro padroni. Il volontario, in questi casi, può svolgere un servizio prezioso di sostegno per quelle equipe in tutto il mondo che si prodigano a restituire agli animali maltrattati una vita migliore.
In ultimo, anche il mondo marino accoglie con favore il servizio di volontariato a causa del pericolo che incombe su diverse specie a rischio estinzione, causa lo scompiglio dell’ecosistema. Alcuni degli animali marini con cui si può lavorare come volontario nella conservazione degli animali sono i delfini.