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a cura del Coordinamento FABI Giovani - giovani@fabi.it
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Il Sindacato del futuro. Il futuro del Sindacato

Domani serviranno ancora i sindacati? In molti libri, articoli e dibattiti la domanda è stata già posta. Proviamo a dare una risposta chiedendo aiuto ad Amazon. Un interessante articolo su Starmag.it nell’ottobre 2022, scritto da Claudio Negro, Membro della Fondazione Kuliscioff, (“Perché i Sindacati rischiano la nullità”) racconta quanto i sindacati in Italia possano perdere importanza nel mondo del lavoro. Tutto questo corrisponde alla realtà? Stiamo andando veramente in questa direzione? L’articolo è rivolto in particolare ai Confederati a livello nazionale, ma proviamo a calarlo nel settore bancario.

Quante volte su Facebook, sugli altri canali social, o direttamente dalle parole dei colleghi abbiamo sentito dire che i sindacati non servono più? Nel mio piccolo già troppe volte…

Provo allora a cercare un senso a quello che faccio, cercando un po’ dappertutto anche su Amazon. Nell’App si possono trovare sicuramente libri interessanti sull’argomento, ma se su Google digitiamo “Amazon Sindacato” possiamo leggere una notizia che ci spiega come, nell’aprile 2022 a New York, sia stato costituito l’Amazon Labour Union, il primo sindacato dei dipendenti statunitensi dell’azienda.

Che cosa ha spinto i dipendenti a costituire un’organizzazione sindacale? Come mai questa necessità di essere rappresentati a livello collettivo? Quanto è pericoloso avere un rapporto diretto con l’azienda come la contrattazione individuale? Sarebbe bello fare queste domande a Christian Smalls, leader del sindacato Amazon negli USA che, dopo aver organizzato una protesta per le condizioni di lavoro durante la pandemia, venne licenziato. Il dipendente però non si è perso d’animo e, assieme ad altri colleghi ha fondato un’organizzazione sindacale riconosciuta anche dal governo americano che ha ribadito il diritto dei lavoratori statunitensi di Amazon ad avere un sindacato di categoria all’interno dell’azienda.

Ma com’è la situazione nel Belpaese? Nel nostro piccolo vediamo che alcune banche in Italia non hanno la volontà di negoziare, rifiutano il confronto con la FABI e le altre sigle sindacali, imponendo strade alternative, magari anche allettanti, più veloci del dialogo, ma che in fondo non hanno il passaggio per andare dall’altra parte, guardando al futuro dei bancari.

La contrattazione collettiva è il ponte che ci permetterà di andare nel futuro, probabilmente con un lavoro diverso rispetto a quello attuale… Ma con un lavoro!

Se la Germania è da sempre la “Locomotiva d’Europa” non sarà perché, all’interno dei consigli di amministrazione siedono anche i rappresentanti dei lavoratori?

In Italia questo sarà solamente un sogno? Forse, ma i sogni mantengono giovani e i giovani hanno bisogno di sognare. Ogni giovane che si affaccia al mondo del lavoro dovrebbe poter firmare una lettera di assunzione “con riferimento al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”.

In un momento come questo dove occorre rinnovare il CCNL dei bancari per recuperare l’inflazione e ridefinire le aree contrattuali servono, dunque, i sindacati di categoria come la FABI?

La risposta è sì: servono come l’aria che respiriamo.

Giovanni Zavattari
Giovanni Zavattari
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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