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Australia

OZ, Down Under, terra dei canguri… chiamatela come volete: l’Australia è un Paese sconfinato, l’esperienza migliore che possa mai capitarvi se siete alla ricerca di un viaggio avventuroso e ricco di situazioni eterogenee

Stiamo parlando di un paese che è 25 volte l’Italia, con una concentrazione di 2 abitanti per km2! Un aspetto curioso è che i canguri sono oltre 40 milioni, rispetto agli “aussie” che sono 26 milioni!

Non me ne vogliano i vegetariani: devo riconoscere che la carne di canguro che ho assaggiato è molto prelibata!

L’Australia è stata popolata in tempi antichissimi: secondo alcuni storici già 60.000 anni fa! Poi arrivò James Cook, le colonie penali, il Commonwealth… e la storia che tutti conosciamo.

L’Australia è un’esplosione di colori, mondi: passerete dal visitare bellissime città progettate a misura d’uomo. Da architetti all’avanguardia, a percorrere immense foreste pluviali (the green) ed enormi parchi naturali con fossili antichi di oltre 10 milioni di anni. Sarete colti alla sprovvista dal caldo deserto dell’Outback (the red) con l’iconico Uluru, la formazione rocciosa sacra agli aborigeni, il più grande monolite al mondo, che si stima si sia iniziato a formare oltre 500 milioni di anni fa. Rimarrete senza parole nel vederlo all’alba e al tramonto sprigionare un’energia unica. Vi immergerete nell’oceano a largo del Queensland (the blue) per scoprire la Great Barrier Reef (la grande barriera corallina), l’organismo vivente più grande al mondo (oltre 2000 km, visibile anche dallo spazio!), patrimonio dell’umanità e tra le sette meraviglie del mondo (classifica CNN). Sarete ammaliati dalla bellezza delle isole Whitsunday o dalle formazioni naturali insolite e antichissime come Wave Rock, Twelve Apostles, Bungle Bungle Range e Remarkable Rocks.

Non si può partire per l’Australia senza qualche preoccupazione su quante cose possano ucciderti!

Sigh… Mass media e social network ci invadono di contenuti clickbait sui terrificanti pericoli australiani. Con buona probabilità non vi capiterà di imbattervi in nessun animale pericoloso, pertanto consiglio di non spaventarsi e godersi il viaggio con la giusta prudenza da avere in ogni luogo del mondo. Pensate che statisticamente, nell’ultimo decennio, sembrerebbero essere state superiori le morti umane causate da cavalli, mucche e cani, rispetto a quelle causate da animali “pericolosi”.

Attenzione alla guida, e non solo perché si circola a sinistra come nel Regno Unito! Un’idea potrete farvela osservando le numerose carcasse di canguri ai bordi della strada: incombono in mezzo alla carreggiata a grande velocità e non si spostano, in quanto sono attratti

dai fari della vostra automobile. Sarete già “fortunati” se i vostri riflessi involontari vi faranno proseguire dritto la marcia (senza sterzare, rischiando di uscire di strada). In ogni caso un impatto con un canguro di 2 m per 100 kg non è cosa da poco: un ulteriore motivo per andarci piano con l’acceleratore.

Dopo il tramonto meglio evitare di guidare in certe zone… specie nell’Outback.

A proposito di canguri, mantenete le distanze: la loro reazione è imprevedibile. Gli attacchi mortali di canguro sono rarissimi ma possono capitare in quanto possono mal interpretare i nostri gesti o la nostra postura.

Si preparino ad affrontare una vacanza difficile gli aracnofobici: in Australia sono numerose le specie di ragni, che spesso sono anche di dimensioni extra-large (sigh…) nonché tra i più velenosi al mondo.

I ragni sono ovunque, anche nelle città. A Sydney ad esempio è presente il ragno più velenoso al mondo (il ragno dei cunicoli).

Un altro fatto degno della trama di un film horror, è il “balooning spiders”: la migrazione di migliaia di ragni che trasportati sulle proprie ragnatele dal vento, cadono dal cielo in alcune zone del paese. Un fenomeno che avviene anche in altre zone del mondo, anche se credo che in Australia sia più accentuato.

In Australia sono presenti numerose specie di serpenti (140 di terra e 30 marine) e diverse sono tra le più letali al mondo (come il Taipan).

Attenzione a dove si mettono i piedi insomma! Anche se siete a casa o in hotel, un po’ di attenzione non deve mancare… quando siete seduti sulla tazza del wc ad esempio (qualche volta è capitato… sigh…).

Vogliamo parlare dei circa 200.000 coccodrilli? In particolare quelli marini sono lunghi anche 5 metri!

Veloci e molto aggressivi. Un canoista anni fa rimase ostaggio su un isolotto nel nord-ovest del paese per 14 giorni: un coccodrillo marino provava ad azzannarlo ogni volta che lasciava l’isola. Fortunatamente fu avvistato e salvato.

Potremmo parlare del casuario o del dingo, ma cambiamo habitat, nel caso vi fosse venuta voglia di fare una nuotatina…Io eviterei le spiagge del nord, per via di quei coccodrilli marini di cui parlavo prima… Ci sono sempre gli squali certo, in numerose specie, i cui attacchi sono fortemente aumentati.

Ma le creature più pericolose sono le meduse. Si pensi che la Chironex flecker è considerata l’animale marino più letale al mondo. Alcune sono piccole come un’unghia ed invisibili all’occhio umano. Il loro morso è letale se non curato tempestivamente. Le cubomeduse (box jellifish) sono ampiamente segnalate sulle spiagge a rischio dove è vietata la balneazione nei mesi caldi da ottobre a maggio. Vi suggerisco di non sottovalutare gli avvertimenti!

Ci sarebbe da menzionare anche qualche polpo velenoso, il pesce pietra e qualche serpente marino…

oppure potremmo parlare di qualche simpatico vegetale, come alcune speciali ortiche le cui neurotossine provocano allucinazioni o forti dolori come la famosa “pianta dei suicidi”, ma ormai è giunto il momento di cambiare discorso!

Potrete iniziare ad assaporare il viaggio anche a casa, nei film e nei libri ambientati in Australia. Mi sento in particolare di consigliare la lettura del libro “In un paese bruciato dal sole” di Bill Bryson.

Inoltre, tra i film: Australia, Crocodile Dundee, e per assaporare il selvaggio Outback, potreste guardare l’omonimo film o la serie horror Wolf Creek. O Saving Mister Banks…

L’Australia è, in tanti aspetti, estrema ed unica; per vederla tutta non basta una vita.

Consiglio di non recarsi per meno di tre settimane, nelle quali dovrete comunque fare delle scelte. Non consiglio di abbinare il vostro viaggio ad altre mete limitrofe, in quanto il tempo e le difficoltà logistiche di spostamento all’interno dell’Australia rubano già molto tempo.

Come primo viaggio consiglio le seguenti tappe: Northern Territory, Queensland, Whitsunday, Sydney, il Red Centre, e Kangaroo Island. E se dovessi tornarci? È un mio sogno nel cassetto. Ripartirei da Melbourne, la great ocean road e le Blue Mountains. Valuterei un percorso sull’Indian Pacific Train o sul The Ghan train. Inserirei senza dubbi un giro a Fraser Island o a Lord Howe Island. E poi Western Australia: Perth, Wave Rock, Bungle Bungle Range e molto altro.

Quando andare? È una domanda complessa, perché la sua risposta dipende dall’itinerario che sceglierai: l’Australia è grande e ha climi differenti. Io ho scelto settembre, una stagione intermedia che mi ha permesso di evitare la stagione delle piogge al nord, fare qualche immersione, avere una gradevole temperatura al sud.

NORTHERN TERRITORY

I territori del Nord possono essere un buon punto di partenza per il viaggio: l’aeroporto di Darwin ha numerosi collegamenti internazionali.

Evitate la wet season (stagione delle piogge), anche se i top enders (abitanti del luogo) amano osservare i temporali e le spettacolari scariche elettriche dei fulmini. Celebre fu l’uragano Tracy che distrusse la città di Darwin nel 1974 (maggiori dettagli al Museum and Art Gallery of the Northern Territory). In questo periodo ci sono inondazioni improvvise e alcune zone non sono visitabili.

Darwin è una città tropicale, moderna e cosmopolita. È un’ottima base di partenza per esplorare il “top end”, la regione settentrionale dei Northern Territory (di cui è capitale). Se avete poco tempo, vi consiglio di recarvi al Mindil Beach Sunset Markets, dove potrete cenare assaggiando diverse specialità internazionali. Non può mancare una crociera “Jumping crocodile” sul fiume Adelaide, o ancora più particolare: al Crocosaurus Cove experience potrete immergervi in un enorme acquario, in gabbie di sicurezza ovviamente, e potrete ammirare enormi coccodrilli di acqua salata direttamemte sott’acqua!

Noleggiate un’auto per poter visitare altre perle del top end: il Kakadu National Park (patrimonio dell’umanità) e il Litchfield National Park. Se avete poco tempo, visitate solo il Kakadu, che si estende per 20.000 km2 (quasi quanto la Lombardia)! Rimarrete increduli nel vedere numerosi cumuli di terra (alti anche oltre 5 metri): si tratta di termitai giganti! Al loro interno questi cumuli di fango ospitano una fitta rete di tunnel con milioni di insetti.

Sono numerose le attività da fare, occorre però valutare che nella stagione secca i corsi fluviali e le cascate potrebbero non essere fruibili.

Non può mancare una visita ad Ubirr, dove potrete ammirare le migliori pitture rupestri del parco, che si stima risalgano a 20.000 anni fa.

Ci sono numerosi sentieri per esplorare il bush, alcuni brevi e alla portata di tutti; vi consiglio di percorrerne almeno uno, e di portare con voi delle scarpe da trekking.

Un’altra attrazione imperdibile è una visita allo Yellow Water Billabong, dove potrete fare un po’ di birdwatching, avvistare coccodrilli e numerosi altri animali. C’è inoltre un breve percorso a piedi che vi consiglio. Se vi siete persi i termitai giganti, nella parte meridionale del parco potete ammirare la Cathedral termite mounds.

RED CENTRE

È l’Australia centrale, immersa nell’Outback, tappa imperdibile del vostro viaggio; si tratta della parte meridionale dei Northern Territory, che si basa intorno alla città di Alice Springs.

È una zona desertica, con grandi piane ma anche grandi catene montuose. Alcuni scorci come quello di Mount Conner, mi hanno a tratti ricordato la Monument Valley. Alcuni siti come Uluru e Kata Tjuta sono sacri per gli aborigeni.

Il modo migliore di raggiungere il red centre è volare su Ayers Rock o Alice Springs. Se avete più tempo, una bella esperienza potrebbe essere raggiungere Alice Springs con il leggendario Ghan train.

Cosa fare? Noleggiate un’auto e visitate Uluru: l’iconica formazione rocciosa, nonché il più grande monolite al mondo, che si stima si sia iniziato a formare oltre 500 milioni di anni fa. Rimarrete senza parole nel vederlo all’alba e al tramonto sprigionare un’energia unica (interessante anche l’installazione artistica “Field of light”). Un altro sito imperdibile è Kata Tjuta: formazioni rocciose simili a cupole, un paesaggio veramente unico.

Una meta più distante (circa 5 ore di auto) è il Kings Canyon, dove occorrerà tirare fuori le scarpe da trekking per godersi una calda passeggiata con vista nel Kings Canyon Rim Walk. Una bella sudata, ma ve la consiglio! La distanza per raggiungere Kings Canyon da Ayers Rock è tale che vi imporrà di fermarvi per la notte (il Kings Canyon resort credo l’unica soluzione in zona per pernottare). Non penso che dimenticherò facilmente quella notte, che ricordo essere iniziata con una cena in un posto carino, con un gruppo che suonava live alcune canzoni country. L’unico problema di quel posto è che era letteralmente infestato da cavallette volanti. La fame inizialmente ci fece desistere dallo scappare, nonostante le numerose cavallette si depositavano sulle nostre teste (sigh…), sono certo che se Nicole non mi ha lasciato in quella circostanza, mi amerà per sempre! Ad un certo punto però la situazione divenne insostenibile in quanto gli insetti cadevano continuamente nel piatto e ad un certo punto… nel bicchiere d’acqua dove annegarono. Mangiammo quel poco che si poteva mangiare in fretta e furia e scappammo nel nostro bungalow a cibarci dalle nostre provviste. Durante la notte mi svegliai per necessità fisiologiche, il bagno comune distava un centinaio di metri dal nostro bungalow. Uscito dalla porta, mi imbattei in un dingo. Rientrai in camera e il dingo andò per la sua strada, probabilmente alla ricerca di cibo. In effetti eravamo stati debitamente avvisati dai cartelli “Caution! look out for dingoes”… impiegai circa mezz’ora a trovare il coraggio per uscire nuovamente dal bungalow, con buona sofferenza della mia vescica…

Avete più tempo da dedicare al red centre? Passate dal vicino Sequoia NP e ammirate le stelle al The Sanctuary (un tempio dell’astronomia ad Alice Springs).

QUEENSLAND

Il “sunshine state” è situato nella parte nord orientale dell’Australia, ha una superficie pari a circa tre volte quella della Francia e una costa di circa 7000km. Il Queensland è una tappa che non può mancare nel vostro viaggio in Australia.

Se avete poco tempo, vi consiglio di volare su Cairns, punto di partenza ideale per un’escursione alla Great Barrier Reef e alla Daintree forest.

Se avete più tempo da dedicare al Queensland, potreste dirigervi in seguito a Brisbane (la capitale) che è vicina alla Sunshine e la Gold Coast (punti di riferimento per gli amanti del surf).

Cairns è una città dallo spirito tropicale, molto vivibile e a misura d’uomo. Sarete dispiaciuti di passarci così poco tempo.

Percorrete il lungo mare affacciato sul mar dei Coralli, molto curato e pieno di ristoranti “in”, frequentato da artisti e buskers. Vi sono inoltre aree picnic, fitness e barbecue, parchi giochi e molto altro dove godere il proprio tempo libero. Nella bellissima esplanade troverete anche la celebre ”Lagoon”, una piscina di acqua salata di “soli” 5000 metri quadri.

Ma veniamo alla Great Barrier Reef, la barriera corallina più grande al mondo (circa 2300 km), talmente grande che può essere vista dallo spazio. Oltre ad essere uno degli habitat marini più diversificati del pianeta, è patrimonio dell’umanità.

Purtroppo i cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature del mare stanno gradualmente uccidendo questo importante ecosistema.

Ci sono numerose attività che si possono scegliere per visitarla, per tutti i gusti e per tutti i portafogli… dallo snorkeling al diving, ma anche sorvolandola in aereo o in skydive… o navigando su una barca con fondo trasparente… addirittura con un piccolo sottomarino o con gli “underwater scooter”! Vi sono inoltre diversi punti di partenza per visitarla, da Cairns a Port Dauglas, fino ad Hamilton Island.

Mi raccomando, cercate di avvistare il numero più alto possibile dei “great 8”, ovvero gli otto animali marini da non perdere: il pesce pagliaccio (ricordate il piccolo Nemo?), la tridacne gigante, il pesce Napoleone (mio preferito, ma l’ho avvistato alle Whitsundays), la manta, gli squali (presenti in numerose specie), la cernia, le tartarughe e le balene.

Ma ora passiamo dall’oceano blu all’oceano verde; è giunta l’ora di parlare del posto più straordinario della terra (secondo David Attenborough): la Daintree rainforest.

1200 km quadrati di foresta, la più antica vivente al mondo, patrimonio dell’Umanità con un’età che alcuni storici hanno stimato in milioni di anni! Al suo interno vi sono alcuni animali a rischio estinzione, ed altri veramente unici come il casuario.

Le attività fruibili nella foresta sono veramente tantissime e sarebbe impossibile riuscire a farle tutte: dall’avvistamento dei coccodrilli, alla discesa di zattera di un corso fluviale, sentieri che conducono a bellissime cascate, spiagge di sabbia bianca, pesca subacquea… Vi consiglio di raggiungere Daintree con un’auto a noleggio, per potervi godere la giornata con un self drive, fermandovi nei vari lookout lungo la strada.

Non perdete l’occasione di fare uno dei sentieri escursionistici (ad esempio il Jindalba walk), tra liane, foglie e radici enormi di fusti alti oltre 20 metri, come in una foresta incantata. Vi consiglio inoltre di salire sulla Canopy tower, una torre che vi permette di visitare la foresta stratificata nei suoi vari livelli di altezza (fino ad oltre 20 metri).

Superate il Daintree river con un caratteristico traghetto a fune che ogni 15 minuti vi permetterà di attraversare il fiume, raggiungete Cow Bay e Cape Tribulation (il fatto che captain James Cook gli diede questo nome può già darci qualche indicazione sulle caratteristiche del luogo).

Primeggia sempre tra le classifiche delle spiagge più pericolose al mondo, a vederla non sembrerebbe. Oltre ad avere acque infestate da meduse dal morso letale, è possibile trovarvi coccodrilli di mare ed altri animali pericolosi come serpenti e il casuario. Come se ciò non bastasse, Cape Tribulation è caratterizzata da correnti di risacca molto forti ed imprevedibili. Insomma, il costume da bagno sarebbe meglio lasciarlo in valigia!

Vi consiglio di terminare la vostra lunga e faticosa giornata in una delle diverse beach house vicino a Cape Tribulation… e prima di andare a dormire non dimenticate di osservare le stelle!

Se il giorno seguente avete un po’ di tempo, nel ritorno verso Cairns vi consiglio di fermarvi a Kuranda, un piccolo e grazioso villaggio immerso nella foresta pluviale patrimonio dell’Umanità, celebre per le sue bancarelle e per gli artisti, dove potrete conoscere più da vicino Koala ed altri animali australiani, o visitare il Birdworld, o il Butterfly Sanctuary.

Kuranda oggi è un’attrazione a tratti fastidiosamente commerciali (questo è il suo difetto dal mio punto di vista), ma ha una storia antica, in quanto era già abitata dalle popolazioni aborigene migliaia di anni fa. È stata in seguito la culla di una comunità hippie e di artisti.

Nel ritorno da Cape Tribulation è una piccola deviazione, e sono contento di esserci stato per una giornata. Se non siete automuniti, sappiate che Kuranda è ben collegata alla vicina Cairns con una funivia e un percorso in treno: il Kuranda scenic railway.

ISOLE WHITSUNDAYS

Se fino a questo punto il viaggio è stato ricco di colori ed esperienze che vi hanno riempito il cuore, è arrivato il momento di inserire una “chicca” della vacanza: una crociera sul mar dei Coralli alle isole Whitsundays. È un arcipelago di circa 70 paradisi tropicali in gran parte disabitati, ed incastonati tra la grande barriera corallina e l’Australia nord orientale.

Mettete “a segno” le vele e rilassatevi facendovi cullare dal vento (servono almeno tre giorni), una soluzione eccellente per rallentare i ritmi frenetici sino ad oggi avuti nella vacanza. Vi dedicherete esclusivamente al diving e allo snorkeling, e stringerete qualche amicizia con altri compagni di viaggio.

Il punto di partenza per un’esperienza alle Whitsundays è Airlie Beach o Hamilton Island (entrambi raggiungibili in aereo da Cairns), l’itinerario e i singoli dettagli dipenderanno dal vento e dal meteo: potete affidarvi ad una delle numerose compagnie che organizzano escursioni e che potranno pianificare al meglio il percorso ideale.

Nel percorso non potrà mancare lei, Whitehaven Beach, un paradiso tropicale incontaminato. Credo sia la spiaggia piu bella al mondo, lo confermano le numerose classifiche che la annoverano da sempre ai primi posti. Si estende per diversi chilometri di sabbia bianca e morbidissima (grazie all’alta componente di silice al suo interno) che mi ha ricordato la consistenza del borotalco. Non perdetevi il percorso a piedi che termina con un lookout mozzafiato, dove potrete vedere il “gioco” della sabbia che si fonde con le acque turchesi, creando pittoresche geometrie che vi lasceranno senza parole. Passeggiando potrete osservare diversi animali marini; purtroppo la balneazione in queste acque è sconsigliata in alcuni periodi dell’anno a causa della presenza delle letali box jellifish (specialmente tra ottobre ed aprile), è possibile indossare delle speciali mute anti meduse per potersi immergere in sicurezza.

SYDNEY

L’eterno dibattito riguarda la scelta tra Sydney e Melbourne come tappa per un viaggio in Australia. Separate da circa 10 ore di auto (circa 900km), sono entrambe città bellissime che svettano nelle classifiche delle città più belle e vivibili al mondo.

Abbiamo scelto Sydney, la capitale del New South Wales, perché è una città iconica che ci ha sempre affascinato: la bellissima baia, l’Opera House, l’Harbour Bridge, Bondi Beach…

Se avete solo un paio di giorni per visitare Sydney potreste acquistare un biglietto per il traghetto diretto a Manly (che offre la migliore vista della baia), visitare l’Opera House (patrimonio mondiale Unesco) e percorrere a piedi l’iconico Harbour Bridge (da molti cittadini chiamato ironicamente “Coat hanger” per la sua somiglianza con un appendiabiti). Il ponte è molto utilizzato anche per attività sportive di arrampicata, e vi fornirà un ulteriore scorcio bellissimo sulla baia di Sydney (di giorno ma soprattutto con le luci notturne).

Nel pomeriggio rilassatevi in una delle spiagge più famose al mondo per la cultura del surf, non ha certo bisogno di presentazioni Bondi Beach. Ancora meglio: andateci per un brunch in una delle tante soluzioni gastronomiche che questo celebre quartiere di Sydney offre.

Se non avete voglia di fare una lezione di surf, potete sempre rilassarvi nella piscina oceanica dell’Icebergs club, o prendere un po’ di sole sulla sabbia dorata di questa iconica spiaggia, ammirando qualche surfista cavalcare onde.

Una visita meritano anche i Royal Botanic Gardens, e se vi resta del tempo un tour in autobus hop on hop off. La vita notturna di Sydney vi darà l’imbarazzo della scelta; potrete partecipare ad uno dei numerosi eventi artistici dell’Opera House, cenare in un ristorante di alto livello (sono degnamente rappresentate tutte le cucine internazionali) o scegliere uno dei numerosi bar e locali notturni dove si esibiscono numerosi musicisti.

Se avete più giorni a disposizione, potreste valutare un’escursione di qualche giorno al vicino Blue Mountains National Park.

KANGAROO ISLAND

È un paradiso per gli amanti degli animali e della natura, uno zoo a cielo aperto dove potrete ammirare Canguri, Koala, Foche, Pinguini e Leoni marini: per raggiungere quest’isola incantevole, grande all’incirca come metà della Corsica, dovrete prendere un aereo per Adelaide, dopodiché con un breve tragitto in auto (che vi consiglio di noleggiare in città o in aeroporto) potrete imbarcarvi sul traghetto che ha collegamenti giornalieri (l’isola è distante circa 15km dalla costa).

Una parentesi per Adelaide, la quale è stata la meta finale del nostro percorso in quanto dotata di un buon aeroporto internazionale, ma che si presta per essere anche un valido punto d’inizio, per chi ad esempio volesse percorrere il tragitto sul The Ghan train, che parte proprio da questa città. Inoltre, i dintorni di Adelaide denominati Adelaide Hills, sono particolarmente lussureggianti e incantevoli.

Tornando a Kangaroo island, una volta sull’isola raggiungete il promontorio delle Remarkable Rocks con una strada scenografica “scavata” nel bush. Si tratta di rocce dalla forma unica, veramente stupende! Da qui potrete godere di un panorama incantevole della costa.

Molto caratteristico è anche Admirals Arch. Passate da Seal Bay, per ammirare le colonie di Leoni marini che si riposano sulla spiaggia spaparanzati al sole. Divertitevi facendo sand boarding sulle dune di Little Sahara… è incredibile la diversità dei paesaggi di quest’isola.

Passando tra campi collinari in fiore, raggiungete i siti dove è possibile avvicinarsi a Canguri e Koala.

Personalmente non sono riuscito a vedere i pinguini, per i quali occorre accedere ad una visita guidata.

Abbiamo salutato l’Australia con questa bellissima isola che ci è rimasta nel cuore… se potete, inseritela nel vostro itinerario!

PERCHÉ ANDARE IN AUSTRALIA?

Ogni volta che penso all’Australia mi chiedo: ma veramente esistono posti così incredibili sulla terra?!

Al netto delle cautele da adottare per visitare questo paese, penso che sia una meta che non può mancare nel vostro passaporto se siete amanti della natura e “del bello”.

Forse la domanda più adatta è “perché non andarci?”.

Spero di avervi incuriosito, e di aver contribuito a fornirvi qualche utile spunto di viaggio.

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