Iniziamo con dell’ottimismo. A breve si potrà riprendere a viaggiare, ad uscire di casa senza la paura del coprifuoco e a mangiare fuori. Ci basta solo questo?
Tutti stiamo aspettando la fine pandemia per tornare a sorridere ed essere felici, ma per molte persone inizierà il vero inferno.
Molti rischiano di perdere il posto di lavoro e gli ammortizzatori sociali previsti forse non basteranno e qualcuno continua a tenere la testa sotto la sabbia come gli struzzi.
Ritardi nelle vaccinazioni delle persone fragili, i furbetti che si fanno vaccinare prima senza averne il diritto e poi ci chiediamo il perché siamo in questa situazione?
Perché l’Italia è il paese del senatore che ti esorta di farti un po’ i fatti tuoi, perché qui pensano solo ai fatti loro.
Se lo dice un senatore della Repubblica che rappresenta il popolo, capite bene che la famosa partecipazione va a farsi benedire. Meglio buttarsi anima e corpo in una maratona di serie tv.
Con l’inizio del 2021 la situazione non è migliorata per le famiglie e piccole imprese italiane che non potranno più chiedere uno sconfinamento su c/c (precisiamo che si parla di cifre a due zeri e non di somme che servono scalare un’azienda quotata) questo rischierà di spingere famiglie e aziende nelle braccia della malavita organizzata che è molto sollecita, a volte, anche rispetto a questo nostro Stato.
Nei talk show si sentono spesso accuse fatte al proprio avversario politico, voi non avete fatto… voi… voi… e noi?
Esiste un noi che ogni giorno spera che un proprio caro non si ammali, spera di non perdere il proprio posto di lavoro e cerca di tirare a campare.
Il “noi” è una cosa che si costruisce con il tempo, però, con tutta sincerità speravo che questa pandemia tirasse fuori solo il meglio dalle persone, invece spesso e volentieri ha solamente amplificato quanto già presente in noi stessi senza così modificare gli equilibri.
Gli unici equilibri che si sono modificati sono quelli economici che hanno spaccato in due il paese.
Il 2020 ha portato alla luce un dato di una gravità assoluta, le famiglie in povertà sono circa 2 milioni questo dato è spaventoso se rapportato al 2019 dove risultavano essere circa 1 milione e questo 2021 purtroppo non avrà dati migliori.
Vedere persone che nascondono il volto per non farsi riconoscere mentre sono in coda alla Caritas è davvero triste.
Mentre si perde tempo a discutere del nulla, l’Italia dei medici, degli infermieri, degli imprenditori, delle e famiglie e anche dei lavoratori dei servizi pubblici essenziali (compresi noi bancari), ecc… continua ad affrontare a testa alta questa situazione.
A proposito mi torna alla mente una canzone del cantautore Caparezza, che nel suo brano “Eroe” descrive tutte queste persone.