Le ultime edizioni del Festival della canzone italiana hanno riscontrato un successo inedito, tale da disintegrare ogni barriera generazionale o mediatica. Un’operazione inattesa, a dire il vero, dal momento che i figli delle generazioni Y e Z sono stati rispettivamente il flusso migratorio e i primi nativi del web. Un sistema d’intrattenimento certamente differente, segmentato sulle possibilità di scelta e d’interazione, che ha gradualmente sostituito i programmi televisivi dall’inizio del periodo adolescenziale, se non dall’infanzia.
Ma il web ha una sua carica di dinamismo e nel corso del tempo ha iniziato a mutuare alcune caratteristiche dei programmi tv, strutturandosi in una grandissima varietà di piattaforme e ponendosi, talvolta, in comunicazione con la televisione stessa.
Infatti, personaggi che hanno trovato la propria fama online hanno iniziato ad esercitare la propria influenza non più per attrarre pubblico sulle proprie piattaforme di riferimento, ma per restituirlo agli spettacoli televisivi.
Questo circolo ha creato ben presto nuove tendenze, anche al fine di incentivare l’interesse delle nuove generazioni. L’ultimo fenomeno del web ad alimentare gli ascolti del Festival è il cosiddetto Fantasanremo, un vero e proprio campionato a squadre di 5 membri ciascuna, a cui è stato possibile iscriversi gratuitamente prima dell’inizio ufficiale dell’evento musicale. Le regole, del tutto simili a quelle del più famoso Fantacalcio, prevedono l’acquisto dei partecipanti alla competizione con la valuta fantasiosa dei “Baudi” e un articolato schema di punti e penalità rimessi alle circostanze dell’esibizione o alla conduzione dei presentatori.
Per quanto si tratti di un evento del tutto parallelo, conta oltre un milione e mezzo di giocatori nell’edizione di quest’anno. E ogni gioco va bene per innamorarsi della musica.