Nella tarda notte del 12 luglio scorso – giunti finalmente al termine di una complessa trattativa negoziale articolatasi in numerosi incontri – la FABI, insieme le altre con le altre organizzazioni sindacali, ha firmato l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del settore Rilavoratori nelle assemblee dedicate – interessa il personale delle aree professionali e dei quadri direttivi dipendenti da Agenzia delle entrate Riscossione e di Equitalia Giustizia.
Difatti, il recupero del potere d’acquisto dei salari si è reso necessario non solo a causa del momento di riforma della Riscossione. Il risultato conseguito – nonostante le iniziali enormi distanze tra le richieste sindacali e le disponibilità economiche delle parti datoriali – è stato soddisfacente.
Tale risultato è stato inoltre incrementato dalla contemporanea sottoscrizione nelle due aziende dei scossione.
In particolare, la suddetta ipotesi di difficoltà economica e politica del Paese, ma anche a causa del contratti integrativi.
Nello specifico, l’aumento delle redi rinnovo – che dovrà essere oggetto di approvazione da parte dei clima di incertezza per il futuro del settore, interessato da un progetto tribuzioni minime del 6,4% spalmato nei tre anni e la riconferma del premio di produttività (VAP) per la durata contrattuale (2022-2024) ha consentito di realizzare sostanzialmente l’obbiettivo prefissato.
Nel dettaglio, il nuovo CCNL fissa: un incremento dei minimi tabellari di 165,84 euro per la figura del capo ufficio (ripartito in maniera uguale nei tre anni di valenza contrattuale con decorrenza 1 gennaio 2022); un incremento dell’indennità di cassa dagli attuali 126,62 a 134,72 euro nei capoluoghi di provincia e dagli attuali 94,95 a 101,02 euro per gli altri centri; le linee guida di settore in materia di smart working.
Ed ancora, il nuovo CCNL – valido per il triennio 2022/2024 – si intenderà tacitamente rinnovato di anno in anno qualora non venga disdettato almeno trenta giorni prima della scadenza. In caso di disdetta, le disposizioni contrattuali rimarranno integralmente in vigore fino a quando non saranno sostituite dal successivo contratto collettivo
Viva soddisfazione per il risultato conseguito è stata espressa dalla coordinatrice nazionale FABI riscossione, Anna Landoni, – che commenta –: “La sfida intrapresa nel voler mettere in sicurezza i lavoratori ed addivenire in tempi brevi ai rinnovi di questi due importanti istituti, l’aver voluto concentrare il confronto su pochi essenziali rivendicazioni ci ha consentito il raggiungimento di obiettivi particolarmente ambiziosi di cui esprimiamo grande soddisfazione”.
Il segretario nazionale della FABI, Mauro Morelli, ha aggiunto: “Si tratta di un grande traguardo per le lavoratrici e per i lavoratori sia di Equitalia Giustizia sia della Riscossione. Gli accordi stabiliscono importanti riconoscimenti economici, sono un pilastro normativo essenziale per la tutela dei dipendenti e confermano la centralità di queste due realtà e dei rispettivi contratti nazionali”.