IL CREDITO IRPEF EX “BONUS RENZI”: NOVITÀ SUL TRATTAMENTO INTEGRATIVO
Ricordiamo che questo strumento entra direttamente in relazione con la deducibilità degli importi versati nel fondo pensione, infatti ogni anno è possibile portare in deduzione dal proprio reddito imponibile i contributi versati a favore della previdenza complementare fino ad un massimo, per anno, di 5.164,57 euro.
I contributi versati ogni anno hanno un beneficio immediato. Consentono di abbattere l’imponibile fiscale ai fini IRPEF. I versamenti sono sottratti dal reddito dichiarato prima che venga applicata l’aliquota progressiva prevista, di conseguenza ci sono meno imposte da versare.
BONUS 100 EURO 2022: A CHI SPETTA
L’approvazione della legge di Bilancio 2022 ha fatto entrare in vigore anche la riforma fiscale, con la quale le aliquote Irpef sono passate da cinque a quattro. Di conseguenza, il bonus 100 euro 2022 va a interessare una platea più piccola di beneficiari.
Con le ultime novità relative proprio al bonus 100 euro 2022, dunque, i lavoratori dipendenti che non superano un reddito annuo di 15.000 euro continueranno a ricevere per intero i 100 euro.
Lo scorso anno il Bonus spettava nella misura di 1200 euro annuali (100 euro mensili) ai lavoratori con reddito complessivo fino ai 28.000 euro (all’art. 1 del D.L. n. 66/2014)
Per i lavoratori dipendenti con un reddito annuo compreso tra i 15.000 e i 28.000 euro, invece, il bonus 100 euro sarà calcolato come differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda, ma non potrà superare i 1.200 euro l’anno.
Dai 15mila ai 28mila euro può non spettare, oppure essere previsto in misura ridotta se le altre detrazioni (familiari a carico, lavoro dipendente, mutuo prima casa e lavori edilizi) superano l’imposta lorda dovuta. Ad eccezione delle casistiche previste dalla Legge di Bilancio 2022, per la generalità dei lavoratori dipendenti invece il Bonus sarà sostituito dalle nuove e più corpose detrazioni fiscali riconosciute sul reddito da lavoro, il cui importo massimo sarà pari a 3.100 euro, con un incremento di 65 euro per i contribuenti con redditi compresi tra i 25.000 e i 35.000 euro e poi con un importo decrescente all’aumentare del reddito, per i redditi fino a 50.000 euro, azzerandosi per gli importi di reddito superiori.
Sempre secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio, il Bonus 100 euro continuerà ad essere riconosciuto, sostanzialmente, se dal mix di nuove aliquote e detrazioni fiscali dovesse emergere una situazione penalizzante per il contribuente.
Riassumendo se l’importo delle detrazioni spettanti supera l’imposta lorda dovuta, il trattamento integrativo continuerà ad essere riconosciuto per un ammontare non superiore a 1.200 euro.
Quindi, conoscendo la propria RAL e grazie al versamento al proprio fondo pensione, sarà possibile portare il reddito annuo lordo sotto la soglia dei 28.000 euro ed aver cosi ancora diritto al trattamento integrativo.