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Habemus Contratto. Dalle parole si è passati ai fatti

La FABI è il sindacato maggiormente rappresentativo e utilizza la propria energia e la lungimiranza politico-strategica per il bene dell'intera categoria

Era stato molto chiaro Lando Maria Sileoni quando dichiarò che sull’aumento contrattuale non si sarebbe fatto un passo indietro. L’amministratore delegato, Carlo Messina, di Intesa Sanpaolo sceglie il palcoscenico del XXII CONGRESSO FABI per dichiarare “con un utile di 7 miliardi non negozio su 435 euro”. Non è un caso che tale dichiarazione sia stata stata fatta proprio al congresso della FABI. Tutto ciò è storia, è documentata, non sono “chiacchiere da bar” dove qualcuno si prende meriti non propri.

Il contratto che oggi stringiamo nelle mani è nato in quel 12 giugno 2023 con una domanda chiara e diretta del nostro Segretario Generale posta al Dott. Messina “accetti l’aumento di 435 euro al mese chiesto dal sindacato?”. ABI a chiusura del contratto nel ringraziare tutte le parti coinvolte menziona in particolare il nostro Segretario Generale: “ruolo di sintesi e lungimiranza politico-strategica di Lando Sileoni, quale Segretario Generale della FABI, primo sindacato della categoria”. Anche questa è storia, non sono chiacchiere da osteria, non è un caso neanche questo.

La FABI è il sindacato maggiormente rappresentativo e utilizza la propria energia e la lungimiranza politico-strategica per il bene dell’intera categoria. È stato il contratto più sfidante e per questo più apprezzato, trattative lunghe e snervanti e in pochi credevano di poter ottenere le richieste contenute in piattaforma… ma personalmente non potevo credere che quanto visto e sentito al congresso potesse poi non realizzarsi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ed è stato un risultato storico e ineguagliabile in Italia.

Sarà un caso? No, non lo è. È un lavoro costante verso l’obbiettivo del rinnovo contrattuale.

Ripristino della base di calcolo del TFR, la riduzione dell’orario di lavoro di 30 minuti, tutela della maternità, l’ampliamento della possibilità di ricorso al fondo per l’occupazione e al fondo di solidarietà per favorire la staffetta generazionale nel settore, riconoscimento del pieno trattamento economico a favore delle lavoratrici con gravidanze a rischio.

Questa è solo una parte di quanto è stato ottenuto a discapito delle richieste fatte dalle banche che sono state ritenute inaccettabili e puntualmente rispedite al mittente.

Alessandro Drago
Alessandro Drago
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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