Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto quella strana sensazione di paura che si prova a guardare qualcosa che non si conosce, il lato oscuro di una persona, di una cosa o di un atteggiamento.
La paura di solito scaturisce dalla mancata conoscenza, ecco perché spesso per cercare di curare le fobie è necessario far conoscere il fenomeno, sviscerandolo in tutti i suoi dettagli.
Da piccoli, conoscendo poco del mondo che ci circonda, la paura è un sentimento che spesso ci possiede, salvo poi scomparire lentamente, lasciando il posto al coraggio di vivere.
Nei giorni nostri per alzarsi la mattina, vestirsi e andare al lavoro ci vuole molto coraggio, coraggio nell’immaginarsi un futuro, coraggio per regalarne uno migliore ai propri figli.
La pandemia ha purtroppo generato oltre 100 mila decessi in Italia, ma questo rappresenta solo la punta dell’iceberg; in tanti infatti in questi ultimi mesi hanno perso il lavoro e non sopportando la vergogna, hanno pensato di togliersi la vita.
Sebbene questi ultimi non vengono catalogati come decessi da covid19 è necessario accendere un focus sulla questione: i dati parlano chiaro, dall’inizio della pandemia sono moltiplicati i suicidi nel nostro paese.
Liberi professionisti, ma anche lavoratori dipendenti hanno subito un forte stress lavoro correlato, accentuato da una situazione di stress psicofisico che le restrizioni imposte hanno generato.
Infatti, secondo una recente indagine dello IEUD (Istituto Europeo Dipendenze), nel nostro paese c’è stato un significativo aumento del consumo di antidepressivi, che si attesta intorno al 4%.
Grazie alla presenza della FABI e delle altre organizzazioni sindacali possiamo vantare una peculiarità nel nostro settore, anche durante la delicata situazione economica che il paese sta attraversando, non sono stati mai effettuati licenziamenti collettivi per motivi economici.
Tuttavia, i dipendenti del settore del credito non sono stati certo esenti da questo trend in forte crescita, allo stress derivante dalla situazione pandemica, però, che si aggiunge a quello delle vecchie politiche commerciali scorrette, che vengono imposte a cascata a tutti i livelli della catena produttiva.
Per lavorare in banca oggi ci vuole molto coraggio, soprattutto per denunciare i soprusi che giornalmente il manager di turno è pronto a fare, per raggiungere il tanto sognato budget.
Anche i più impavidi si sono trovati in questa situazione e l’unico modo per alleviare quel senso di paura è non rimanere da soli, unirsi per combattere è l’unica strada percorribile.
Nel genere umano, infatti, l’aggregazione è un istinto primordiale, nata per vincere il senso di paura e di insicurezza, che si riscontrano nell’ambiente esterno.
Nel 1948 la FABI nasce con l’intento di aggregare interessi comuni, in un momento storico in cui le minacce esterne scorrevano indisturbate.
Ora più che mai diventa necessario unirsi per guardare insieme la meta e remare in un’unica direzione, oggi più che mai serve il coraggio di dire la verità, soprattutto quando qualcuno cerca di calpestare i diritti di tutti.
Noi sicuramente non ci limiteremo ad una semplice azione di protesta, ma continueremo a proporre soluzioni professando l’unico verbo che conosciamo: la partecipazione.
Pensiamo che la verità ha gambe proprie e una volta detta, corre da sola! Al contrario delle mezze verità che qualche manager continua a raccontarci, ma che non ci stancheremo di smentire puntualmente con tutta la nostra forza.
Aldo Moro sosteneva che “Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante, ci aiuta ad essere coraggiosi”.
Ecco perché noi continueremo a dire la verità, per sentirci coraggiosi, anche nei momenti come questo dove esserlo è molto difficile.