L’Islanda non è insipida, ma estremamente saporita. Estrema, con i suoi contrasti che la completano. Terra del fuoco e del ghiaccio. Cupa, con le sue spiagge nebbiose e le sue tenebre, ma felicemente colorata quando spunta il sole. Impetuosa, con il suo mare e i suoi venti, ma quieta come un tramonto nel porto con il mare calmo. Ha un cielo tetro, ma immenso quando è sereno, con le sue stelle e le aurore boreali.
Un’isola di rara bellezza ai confini del globo, che con la sua energia vi regalerà emozioni indimenticabili; la forza della natura vi farà sentire impotenti e increduli.
Nonostante la rigida temperatura e le condizioni meteo non sempre favorevoli, sarete inebriati e desiderosi di mettervi all’avventura alla scoperta di questo luogo; proverete un misto di sensazioni di timore e felicità, e guarderete tramonti stupendi, ripensando alle vostre fredde giornate in un’accogliente sorgente termale d’acqua bollente.
Visitabile al meglio tra maggio ed ottobre, l’Islanda in estate vi consente di avere lunghe giornate a disposizione (il sole a mezzanotte!), di vedere i pucciosissimi pulcinella di mare e alcune zone poco accessibili in altri periodi come Landmannalaugar.
L’inverno è limitante per la sua rigidità, ma è il periodo migliore per vedere l’aurora boreale ed effettuare escursioni uniche come la visita alle grotte di ghiaccio.
Ho scelto Settembre perché ritengo sia un buon compromesso per cercare di ammirare, con un pizzico di fortuna, l’aurora boreale (a Settembre non è scontato riuscirci), e poter avere giornate di media durata ed un meteo accettabile.
Potrete assaporare l’Islanda grazie a diversi film e serie TV, in particolare vi consiglio “I sogni segreti di Walter Mitty”.
Abbiamo visitato l’Islanda fermandoci in guest house tutte le notti; un’altra modalità interessante è girarla noleggiando un van: si può rinunciare a qualche comodità risparmiando un po’ sul budget.
Troverete numerosi percorsi off road (F-roads), vi consiglio di prestare attenzione in quanto in numerosi punti sarà necessario guadare torrenti, per i quali occorre conoscenza e capacità di guida esperta. Inoltre molte assicurazioni non coprono i danni dovuti a queste attività non consentite nel contratto di noleggio auto.
Una buona parte dei turisti si dedica a percorrere solo il Golden Circle, un circuito di circa 300km che si può visitare in giornata da Reykjavik, con alcune tappe immancabili: Thingvellir (Parco patrimonio Unesco, con la faglia di Silfra, un luogo carico di significato in quanto sede del primo parlamento al mondo), Geysir (che ospita due geyser, uno dei due potrete vederlo eruttare ogni 10 minuti!) e le cascate Gullfoss (tra le più imponenti in Islanda, vi impressioneranno).
Vi consiglio di dedicare all’Islanda almeno due settimane, noleggiare un’auto e percorrere in senso antiorario tutta la Ring Road (1300km), lasciando il golden circle come tappa finale, e aggiungendo al percorso i westfjords (fiordi occidentali): un percorso faticoso e malinconico, ma avventuroso ed appagante. A parte avere il pregio di essere meno battuto delle altre zone dell’isola, qui potrete ammirare paesaggi misteriosi e a tratti estremi.
Due settimane possono sembrare tante, ma il percorso sarà intenso e richiederà di fare alcune scelte: ho volutamente trascurato Reykjavík (alla quale ho dedicato una breve visita) per dedicare tutto il tempo alle bellezze naturali, e ad intervallare il viaggio con rilassanti soste nelle numerose sorgenti termali dove, oltre all’acqua bollente, riscoprirete lo spirito vichingo che c’è in voi entrando nell’acqua gelida con energizzanti percorsi caldo-freddo.
Iniziando la ring road, le prime cascate che vedrete sono tra le più famose: Seljalandsfoss (percorrete il sentiero che vi porterà sul retro!) e Skogafoss.
Proseguite per il Dyrholaey point dove potrete ammirare i faraglioni. Più avanti, vicino a Vik, potrete vedere quelli di Reynisdrangar (che si affacciano nella spiaggia nera di Reynisfjara, tra le più pericolose al mondo, con onde improvvise e dirompenti).
Non perdete lo scenografico Fjadrargljufur canyon (se possibile scegliete un giorno soleggiato). Ammirate il ghiacciaio nello Skaftafell (dell’imperdibile Vatnajokull NP), i più avventurosi potranno valutare se farvi anche un’escursione.
Proseguendo, rimarrete a bocca aperta davanti al panorama degli icebergs di Jokulsarlon, dalle dune di sabbia nera del promontorio di Stokksnes e dalle cascate Dettifoss, le più grandi d’Europa.
Sulle orme di Walter Mitty, rivivete la bellissima scena della discesa in skateboard, percorrendo la strada 93 che conduce al fiordo e alla graziosa cittadina di Seydisfjordur.
Nella regione del lago Myvatn (tra le più interessanti dell’isola) potete fare un trekking impegnativo al cratere Krafla, e concludere il pomeriggio in completo relax ai Myvatn natural baths. Un altro percorso è quello dell’Asbyrgi Canyon (scheleter of the Gods). Non potete perdere, inoltre, la mia cascata preferita Godafoss: osservatela al tramonto e ne rimarrete estasiati. Mollate gli ormeggi e partecipate ad una escursione di Whale watching da Husavik. Una bellissima esperienza che ci ha a tratti terrorizzati: il mare del nord quel giorno era particolarmente impetuoso e le onde allagavano continuamente il ponte della piccola nave che ci ha ospitato. Passando per l’iconico scoglio Hvitserkur arrivate alla desolata spiaggia di Breidavik, e proseguirete per il punto più occidentale dell’Europa, alle scogliere Latrabjarg (dove ricordo un vento talmente forte da non riuscire a rimanere in piedi). Fantasticate sulla storia misteriosa che accompagna il relitto navale della Gardar, che troverete “spiaggiato” lungo la strada.
Vagando di notte tra le strade dei Westfjords, siamo stati colti alla sprovvista da una bellissima auroraboreale… ci siamo fermati “in the middle of nowhere” rimanendo estasiati per la sua immensità. Altre bellissime tappe sono la spiaggia rossa Raudisandur, le Dynjandi falls, ma soprattutto la penisola Snaefellsnes (celebre per la collina con forma appuntita) con il suo vulcano Snaefellsjokull (fonte di ispirazione per Jules Verne del suo romanzo “Viaggio al centro della terra”). Grazie alla sua vicinanza all’aeroporto, consiglio di concludere il viaggio in relax alla famosa sorgente termale di 5000mq “Blue lagoon”.
Il cibo: niente di particolare da segnalarvi se non l’entità dei prezzi (sigh…), ricordo zuppe calde buonissime che dopo una giornata al freddo pungente, erano un toccasana.
Visitare l’Islanda? Un posto che non può mancare nella vostra “to do list”, soprattutto se siete amanti dei paesaggi della natura. Nessuna cascata sarà più la stessa dopo una vacanza sull’isola.
Buon viaggio!