«Quando c’è l’amore c’è salute» come recitava il grande Massimo Troisi in “Ricomincio da tre”, campione d’incassi nonché primo film diretto e interpretato da lui nel 1981.
Ed è proprio così, la salute è il dono più grande che abbiamo e che, purtroppo, la maggior parte delle volte diamo per scontato. Senza di essa tutto il potere e il denaro del mondo non potrebbero portarci la vera felicità. E il tema della prevenzione e della cura per se stessi è così tanto importante che il 7 aprile di ogni anno si festeggia proprio la World Health Day, Giornata Mondiale della Salute, per ricordare sia la nascita dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Salute) sia per sensibilizzare la comunità a livello globale su questo tema così importante.
Al giorno d’oggi tutti noi, infatti, abbiamo una vita così frenetica e piena di sfide ed inevitabilmente siamo messi a dura prova, ma se ci destiamo e poniamo attenzione, possiamo apportare dei piccoli accorgimenti per adottare abitudini e stili di vita sani. Come? Ebbene, possiamo immaginare una piramide – come quella dei geniali architetti egizi – suddivisa in dei grandi blocchi principali, posizionati uno sopra l’altro, seguendo un preciso schema di logica. La piramide rappresenta il benessere fisico e mentale e i blocchi altro non sono che le regole imprescindibili da osservare. La base di partenza deve essere costituita da un mix equilibrato di attività fisica e dieta sana fin dalla giovane età. Infatti, una delle principali preoccupazioni anche per la salute dei più piccoli è l’aumento dell’obesità e delle malattie correlate, come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache. Uno stile di vita sedentario, caratterizzato da una scarsa attività fisica e da una dieta poco equilibrata, è uno dei principali fattori di rischio per queste condizioni. Un altro aspetto cruciale è la salute mentale. Oggi più che mai, siamo soggetti ad elevati livelli di stress, ansia e depressione. Pressioni scolastiche e lavorative, problemi familiari, bullismo (da non trascurare l’impatto che i social media possono avere) possono contribuire all’insorgere di problemi legati alla salute mentale. È fondamentale rendersi conto che ci sono momenti della vita in cui abbiamo bisogno del supporto psicologico di un esperto e che occorre impegnarsi a costruire intorno a noi un ambiente positivo fatto di dialogo e comunicazione, in cui ci sentiamo liberi di esprimere i nostri disagi e anche i più piccoli “mal di pancia”.
Altro aspetto non meno importante e che spesso viene trascurato quando si parla di salute è il sonno. Tutti e senza distinzione alcuna, dagli adolescenti ai più adulti, tendiamo a dormire meno del necessario a causa di impegni quotidiani sia lavorativi sia sociali e, soprattutto, a causa delle tecnologie digitali. Tuttavia, il sonno è un fattore chiave in quanto non dormire la notte per la quantità di ore sufficienti e necessarie al nostro fabbisogno giornaliero può portare a problemi di concentrazione e irritabilità.
La verità è che, purtroppo, dentro di noi abbiamo molte piccole e brutte abitudini difficili da eliminare e che, seppur sembrino innocue, in realtà non lo sono affatto in termini di conseguenze. Una tra queste è sicuramente l’utilizzo del cellulare prima di addormentarci. Ebbene, non tutti sanno che i nostri amati cellulari emettono in realtà la cosiddetta luce blu, ossia parte della luce emessa dai dispositivi LCD e LED e dai sistemi di illuminazione a basso consumo energetico che, avendo elevata frequenza ed energia, può influenzare il nostro corpo in diversi modi, sia nel ritmo circadiano sonno/veglia – in quanto può causarci insonnia e disturbi nel sonno – sia con problemi alla vista in quanto reca danni alla retina. Quindi, una buona abitudine da adottare sarebbe ad esempio proprio quella di lasciare il telefono almeno un’ora prima di coricarsi.
La vera domanda ora è: quanti di noi sarebbero disposti a impegnarsi realmente e a ricercare il proprio benessere fisico e mentale così come tanto arduamente ricercano il successo finanziario e familiare?
Lascio ai lettori libera riflessione e, come diceva un vecchio proverbio toscano: “Chi ha la sanità, è ricco e non lo sa”!