Il fenomeno dell’invecchiamento in Italia, che vanta una popolazione mediamente molto longeva (81 anni per gli uomini e 85 per le donne), ha registrato in questi ultimi decenni un aumento considerevole. Il benessere economico, il miglioramento del tenore di vita e lo sviluppo della medicina hanno contribuito alla longevità delle persone che appartengono alla fascia di età over 65, raggiungendo i tredici milioni. Ciò significa che in Italia ogni 3 persone attive ve n’è 1 over 65.
Oggi come oggi molti anziani sono una vera e propria ricchezza in quanto ci aiutano a crescere i nostri figli, mantenendo una vita attiva sia nell’ambito delle relazioni familiari sia in quello delle amicizie.
Ma quando arriva il momento in cui occorre affrontare le eventuali malattie che li rendono vulnerabili e bisognosi di assistenza possono insorgere diverse problematiche.
Tra queste si può annoverare la solitudine che sopraggiunge specialmente quando i figli o i parenti prossimi abbandonano il congiunto a se stesso. La solitudine, a livello sia fisico sia psicologico, è causa di vulnerabilità nell’anziano il quale a volte deve affrontare la vedovanza, le necessità legate alla salute, i bisogni primari, il che può deteriorare il suo benessere fisico e psicologico.
Non di rado la solitudine dell’abbandono porta alla disaffezione alla vita e alla depressione, preludio per l’isolamento sociale, abuso di sostanze, scarsa igiene e rifiuto dell’aiuto altrui (altrimenti detta “sindrome dello squallore senile”).
LA FAMIGLIA COSA PUÒ FARE?
Gli anziani possono trovare assistenza presso i propri figli o presso una struttura pubblica o privata. Il problema dell’abbandono degli anziani è stato oggetto di esamina giuridica da parte della Corte di Cassazione la quale, con sentenza 44098/2016, ha stabilito che l’abbandono dei genitori anziani costituisce reato. La Corte sancisce di
ritti e doveri dei figli nei confronti dei genitori in clima di reciprocità: anche i figli devono sostenere un genitore anziano non autosufficiente. Ma, attenzione, l’assistenza di cui parla la Corte si riferisce non solo a quella economica, ma anche a quella morale.
A volte la famiglia non è in grado di assistere i propri cari per diversi motivi. Allora la soluzione più sostenibile e praticabile è quella di trasferirli in una casa di riposo dove gli anziani, partecipando alla vita comunitaria, possono ricevere tutta l’assistenza necessaria sia fisica sia psicologica.
Scegliere di affidare i propri cari ad un residence per anziani è una delle decisioni più importanti per i figli o per i familiari impossibilitati a sostenerli, ma abbandonarli a se stessi non è solo un reato penale, ma anche una azione indegna che offende la stessa morale.
