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Le associazioni per la difesa della donna

Un fenomeno vecchio quanto il mondo, è la violenza sulle donne di qualsiasi età e ceto sociale.

Quanto questo fenomeno fosse noto nei secoli passati, lo si evince dal fatto che anche il drammaturgo inglese William Shakespeare dedicò un sonetto a tutte le donne vittime di soprusi e violenze.

Ai giorni nostri la paura o la vergogna di denunciare una aggressione fisica o psicologica, non fa altro che aumentare tale fenomeno.

Il silenzio è una accettazione tacita pericolosa, perché può portare ad un aumento degli atti aggressivi, con risultati a volte tragici. Da ciò l’esigenza di far sì che le donne trovino il coraggio di denunciare i loro carnefici e di non sottovalutare la portata della violenza.

Sarebbe auspicabile che da parte delle istituzioni vi fosse un maggiore intervento educativo sulla questione. Infatti, ancora non si è del tutto scardinata, in molte culture, la concezione della inferiorità della donna rispetto all’uomo.

La violenza nasce anche da questo antico stereotipo che nega alle donne pari diritti, doveri e opportunità.

Associazioni in difesa della donna sono nate nell’ultimo secolo in tutto il mondo e in particolare in Italia allo scopo di arginare questo fenomeno sociale.

La prima associazione italiana per la protezione della donna e dei minori è nata nel 1988 col nome di “Telefono Rosa”. L’istituzione di centri di ascolto, di case rifugio e case di semi autonomia, hanno dato speranza e coraggio a tutte quelle donne che, vittime di ogni tipo di violenza, hanno trovato un supporto significativo di difesa e di protezione.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari Opportunità, ha attivato un numero gratuito 24 h su 24, tramite il quale vengono ricevute le richieste di aiuto dalle vittime di violenza e stalking.

Il numero è il 1522 ed è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza presenti in tutto il territorio nazionale.

Sono migliaia le richieste di aiuto che ogni anno arrivano da donne vittime di violenza, motivo per cui è plausibile considerare tale fenomeno come una vera emergenza nazionale.

Una recente ricerca dell’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali, ha evidenziato un dato preoccupante; in Europa circa il 33 per cento della popolazione femminile ha subito violenza. Basta questo dato per fugare ogni dubbio sulla necessità che i singoli stati debbano adottare misure urgenti su questo fenomeno, sia di carattere legislativo sia di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Questo è quanto le associazioni di volontariato in difesa della donna auspicano. Nel frattempo, continuano a nascere associazioni per la difesa delle donne su tutto il territorio nazionale, che vedono impegnati anche personaggi pubblici di rilievo che, con la loro notorietà, contribuiscono a richiamare l’attenzione del pubblico sul fenomeno della violenza sulle donne e a fare emergere la gravità del problema.

Vincenzo Persico
Vincenzo Persico
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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