Può la colonna sonora dei film essere così importante da stravolgerne l’essenza, se assente?
Proviamo a immaginare l’arrivo dello squalo nell’omonimo film, o quello dell’elicottero a Isla Nublar in Jurassic Park, o le immagini della Contea de Il signore degli anelli o ancora la mano di Russell Crowe che accarezza il grano ne Il gladiatore. Queste scene avrebbero avuto lo stesso impatto emotivo senza le indimenticabili note che le accompagnano?
Se sentiamo la marcia imperiale di Guerre stellari vediamo nella nostra mente Dart Vader e gli stormtrooper. Il contributo di John Williams al cinema è immenso: musicista, compositore, direttore d’orchestra, vanta nella sua carriera 390 candidature, 216 premi di cui 5 Oscar. È secondo solo a Walt Disney per le nomination agli Oscar, 54 contro 59. Ha contribuito a rendere iconici e indimenticabili la maggior parte dei film di Steven Spielberg, tanto che il montaggio di alcuni film è stato modificato per meglio adattarsi alle sue note. Lo Squalo, la saga di Indiana Jones, Schindler’s List, la saga di Star Wars, Jurassic Park, Superman, i primi tre film di Harry Potter sono solo alcuni dei film che ha contribuito a rendere indimenticabili.
Probabilmente è il compositore di colonne sonore più famoso e prolifico.
Se Bernard Herrmann ha creato una colonna sonora per Psyco di Alfred Hitchcock con solo gli archi, Williams ha portato alla ribalta l’orchestra sinfonica, avvicinando un nuovo pubblico alla musica strumentale.
Indimenticabili sono anche le colonne sonore dell’italiano Ennio Morricone: dalla trilogia del dollaro (Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto e il cattivo) a C’era una volta in America, da C’era una volta il West a La leggenda del pianista sull’oceano.
Proviamo a ricordare la scena ambientata nel cimitero ne Il buono, il brutto e il cattivo: il duello di sguardi tra Clint Easwood, Eli Wallach e Lee Van Cleef. Le immagini vengono automaticamente associate all’indimenticabile musica, al crescendo della tromba di Michele Lacerenza, che si interrompe al primo colpo di pistola. Le sue musiche sono così riconoscibili dalle primissime note che sono entrate a far parte della cultura popolare. Vincitore di due premi Oscar, ha ricevuto 88 premi su 97 nomination durante la sua prolifica attività di compositore.
Altro italiano che ha reso un tema indimenticabile è Nino Rota, con la colonna sonora dei primi due capitoli de Il padrino di Francis Ford Coppola (1 Oscar vinto per Il padrino – parte II).
Hans Zimmer ha reso memorabili con le sue note le scene di Il gladiatore, Inception, Dune e Il re leone per i quali ha vinto l’Oscar, la serie tv The Crown e la trilogia di Batman di Christopher Nolan (la colonna sonora dei primi due film è stata realizzata in collaborazione con James Newton Howard).
Se provassimo ad assistere anche ad un solo film di quelli citati senza musica sarebbe impossibile non sentirla dentro di noi, perché immagini e musica sono diventate inscindibili, così come le emozioni che trasmettono.