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Resilienza & Resistenza

Una delle parole più in voga negli ultimi anni è sicuramente resilienza. Ma che cosa vuol dire essere resilienti? Subito ci viene in aiuto il dizionario di italiano: il termine resiliente indica nella fisica la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi, mentre, se riferito alle persone, indica la capacità di reagire di fronte alle difficoltà.

Mi piego, ma non mi spezzo, sembra essere questo il significato di resilienza. La società moderna sembra adottarne solo la prima parte: mi piego e… pazienza, sopporto. Il contesto attuale è particolarmente difficile e drammatico, tuttavia, la pandemia può cancellare vite, salute, posti di lavoro, ma non può cancellare i contratti e le norme. Non pensate che, come hanno cantato i Maneskin a Sanremo, staremo “Zitti e Buoni”. Se qualcuno pensa di continuare ad “aggirare” il CCNL o i contratti integrativi vista la situazione di emergenza dovrà mettersi il cuore in pace e cambiare musica.

Le possibilità di suonare qualcosa di diverso non mancano: grazie a internet, i canali social e i media la FABI e il Coordinamento Nazionale Giovani possono comunicare con tutti i lavoratori. Il nostro sito, la FabiTV, Facebook, Instagram, Whatsapp, Twitter e Telegram sono solo alcuni dei mezzi attraverso i quali si può entrare in contatto e interagire con il nostro sindacato.

Tocca poi alle persone comunicare, commentare, esprimere il loro parere… perché per noi conta.

Nell’oceano che dovremo attraversare anche il contributo più piccolo può essere sentinella degli scogli sui quali potremmo andare a sbattere. In questo nuovo decennio poi le onde saranno particolarmente alte, ma qualche strumento per affrontarle, se utilizzato nel modo giusto, esiste già.

Lo smartworking è il miglior esempio: l’incremento che ha avuto nel corso del 2020 ha permesso di conciliare la vita lavorativa con quella privata / familiare e, soprattutto, di mettere in sicurezza i colleghi. In futuro però non permetteremo che l’uso diventi abuso: come ricordato dal Segretario Nazionale Mattia Pari “non potrà essere usato strumentalmente magari per ridurre gli organici o tagliare il costo del lavoro”. Il diritto alla disconnessione, ma soprattutto la volontarietà, saranno i capisaldi per evitare di finire nella spirale del tecnostress. Occorrerà il rispetto del CCNL per evitare, tra le altre cose, che le valutazioni del lavoratore siano meramente quantitative (cioè quanti prodotti finanziari vengono venduti, etc.).

Al posto della floscia “resilienza moderna” servirà, quindi, una resistenza vera e propria che dipenderà da ognuno di noi. Le parole di questa musica, magari un po’ datata, saranno quelle di “Dinosauro” un singolo dei Litfiba del 1993: “Pretendi i tuoi diritti, per primo quelli scritti”.

Alla FABI la responsabilità di aiutare i colleghi a risolvere le controversie; ai colleghi la volontà di farsi rispettare e far rispettare gli accordi…

Perché il primo sindacalista di te stesso sei tu.

Giovanni Zavattari
Giovanni Zavattari
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
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