Molti considerano gli scacchi un semplice gioco da tavolo, riservato a persone sedentarie e poco inclini allo sport. Tuttavia, la realtà è ben diversa, vediamo perché.
Gli scacchi sono un’attività che richiede un’alta concentrazione ed un grande sforzo mentale, ma anche un buon livello di preparazione fisica e resistenza alla fatica in quanto le partite possono durare diverse ore. Inoltre è indispensabile una buona postura per evitare problemi alla schiena e alla colonna vertebrale.
Senza considerare poi che il consumo calorico necessario a sostenere un impegno mentale così intenso può essere tranquillamente paragonato a quello di uno sport ‘fisico’, motivo per il quale è importante mantenere un buon livello di salute generale.
Insomma, mai come in questo caso l’adagio latino “mens sana in corpore sano” risulta essere più appropriato, tanto è vero che molti giocatori di scacchi professionisti seguono regimi di allenamento basati sull’attività fisica, come la corsa o il nuoto, per mantenere un buon livello di resistenza e di salute.
Oltre ai benefici fisici, però, gli scacchi offrono anche numerosi vantaggi a livello mentale. Il gioco richiede una grande capacità di concentrazione e di analisi che aiuta a sviluppare abilità cognitive come la memoria, il ragionamento logico e la creatività, dando un impulso strepitoso alla creazione di nuove sinapsi (indipendentemente dall’età del giocatore), sviluppando e ampliando capacità di “problem solving” (vengono coinvolti entrambi gli emisferi cerebrali, ovviamente il sinistro in quanto si utilizza l’intelligenza pratico/analitica, ma anche il destro vista l’importanza dell’intelligenza creativa nel gioco) e contrastando il decadimento cognitivo e l’invecchiamento cerebrale, soprattutto in età avanzata, aiutando così a mantenere il cervello giovane e plastico.
Inoltre, gli scacchi sono un’attività che favorisce la resilienza mentale, i giocatori devono essere in grado di gestire lo stress e la pressione durante le partite, una pressione che possiamo definire allenante ed utile anche nella vita quotidiana in quanto insegna a mantenere un atteggiamento positivo di fronte alle difficoltà di tutti i giorni.
Chi obietta poi che un gioco, per essere definito sport, debba contenere necessariamente una componente di attività fisica motoria non dovrebbe allora definire sport nemmeno l’automobilismo o il biliardo o la carabina o altre decine di sport dove il concetto tradizionale di ‘sforzo fisico’ viene inteso in maniera più generale.
Negli scacchi si ritrovano pienamente vari elementi principe dello sport, quali la competizione con sé stessi e con l’avversario, la preparazione fisica e mentale, la concentrazione, la tenacia, il rispetto dell’avversario e soprattutto la ‘cattiveria’ agonistica (come dice Kasparov “il gioco degli scacchi è lo sport più violento che esista”).
Come in molte altre discipline sportive anche negli scacchi sono presenti differenti specialità e sfide singole o a squadre. Per tutti questi motivi gli scacchi sono considerati uno sport a tutti gli effetti, tanto che il gioco è stato riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale fin dal 1924 e dal 1927 vengono organizzate le Olimpiadi degli scacchi.
Se questo non vi basta a definire gli scacchi un ‘vero’ sport potete sempre decidere di provare la versione ibrida, il cosiddetto chessboxing o scacchipugilato dove per vincere bisogna battere il proprio avversario sul ring oppure di fronte alla scacchiera in match composti da un massimo di undici riprese alternate tra un round di scacchi e uno di pugilato.