Il Consiglio Nazionale svoltosi a Milano nel dicembre 2021, dal titolo “You’ll never walk alone” ha permesso, oltre a un gradito ritorno in presenza, di incontrare vis à vis ospiti di rilievo, ma soprattutto vecchi e nuovi Amministratori Delegati delle più importanti banche italiane e compagnie assicurative, che hanno enunciato le loro previsioni per il futuro del mondo bancario e della categoria.
Una squadra forte, preparata, che sa dove vuole arrivare e utilizzerà tutti i mezzi possibili per centrare il risultato. Aumentare i profitti, contenendo il rischio e tagliando i costi… ma come?
Le aggregazioni future imposte anche dalla BCE, la digitalizzazione un po’ troppo “spinta”, sono le fiamme del cambiamento che, oltre che a preoccupare i colleghi e generare incertezza, rischiano di bruciare molti posti di lavoro. Entrambe però non rappresentano il male assoluto: sarà l’utilizzo di queste incentrato solo sul profitto nel breve periodo a farle degenerare in un mero taglio dei costi del personale.
È questa la complicata partita che ci troveremo ad affrontare e nella quale dovremo prestare attenzione alle due fasi di gioco: la difesa e l’attacco.
Per la difesa probabilmente occorrerà dare valore al tempo: nelle prossime contrattazioni, senza rinunciare alla rivendicazione economica, si potrà ipotizzare, come già fatto nella precedente piattaforma del CCNL, di ridurre l’orario di lavoro anche per cercare di rallentare gli esuberi. L’altra mossa sarà quella di continuare a stabilizzare i contratti dei precari: la FABI, insieme con le altre organizzazioni sindacali, non permetterà che ai neoassunti venga chiusa in faccia la porta del mondo del lavoro dopo che le stesse aziende avranno utilizzato il Fondo per l’occupazione.
Per l’attacco dovremo probabilmente cambiare non solo lo schema tradizionale, ma addirittura il campo di gioco stesso. Dovrà essere prevista della formazione adeguata alle nuove figure e categorie che verranno create. Pensiamo, ad esempio, all’Economia del Green: non basterà una semplice circolare a trasformare un cassiere in un venditore di pannelli fotovoltaici (e relativa assicurazione ovviamente!). Inoltre, dovremo anche guardare alle altre realtà che ci circondano, vista la grande presenza dei comparti assicurativi nelle banche e quelli che in futuro richiederanno la licenza di fare banca. È questo il momento dove, anche attraverso UNI Global Union, saremo noi a guardare in Europa e non solo l’Europa a guardare in casa nostra?
In tutte le fasi della partita comunque, come ricordato dal Segretario Generale Aggiunto Giuliano De Filippis, serviranno due doti indispensabili: professionalità e determinazione.
Oltre a queste qualità la FABI resterà vigile, all’erta, attenta che nessun lavoratore resti indietro a camminare “da solo” in questa delicata fase di transizione.
Guardare al futuro significa anche trasformare le difficoltà in opportunità: sicuramente questo fuoco brucerà qualcosa, ma dobbiamo saper andare oltre guardando alla nuova realtà che ci si parerà davanti.
Solo allora potremmo dire come il poeta samurai Mizuta Masahide: “Il tetto è bruciato, ora posso vedere la luna”.