Il Campionato Mondiale MXGP quest’anno ci terrà ancora un po’ sulle spine. Purtroppo, a causa della pandemia il calendario è stato totalmente stravolto, con gare cancellate o riprogrammate in altre date e location. L’inizio è stato spostato al 23 maggio con la cancellazione della prima prova che si sarebbe dovuta tenere in Oman il 3 di aprile (non verrà recuperata) e lo slittamento, ad ottobre, delle gare di aprile e maggio previste in Italia, Portogallo e Germania (con conseguente modifica di tutti gli altri appuntamenti seguenti). Ma, come si dice, l’attesa amplifica il piacere ed il piacere per tutti noi sarà quello di tifare, ancora una volta, per il nostro Tony Cairoli!
La storia sportiva di Antonio Cairoli da Patti è simile a quella di molti altri atleti definiti ‘predestinati’: vittorie su vittorie collezionate fin da bambino e record continuamente riscritti che lo hanno portato a divenire il pilota italiano più titolato nella storia del motocross ed il secondo per numero di titoli vinti a livello mondiale dietro a sua maestà Stefan Everts (10 titoli a 9 in favore del belga).
Nonostante la delusione di un campionato mondiale 2020 sfuggito dalle mani del siciliano per pochi punti e troppi infortuni e nonostante l’età avanzi inesorabilmente (a settembre saranno 36 anni), il nostro centauro si ripresenta al nastro di partenza con la stessa voglia di vincere che ha sempre guidato la sua strepitosa carriera e con l’ambizione mai sopita di centrare quel decimo successo iridato e, quindi, finalmente l’aggancio al mito Everts. A chi gli chiede se questo possa essere il suo ultimo anno da professionista il pilota della KTM Red Bull Factory Team risponde che il pensiero non lo ha nemmeno sfiorato, giura che i successi e le statistiche sono già alle spalle e che la voglia di sfidare ancora una volta una nuova generazione di rivali fortissimi lo tiene sempre ‘sul pezzo’.
Insomma, Cairoli è tirato a lucido e pronto ad affrontare al meglio un’altra annata, la forma fisica e la tenuta mentale sono al top grazie anche ad alcune modifiche apportate sia agli allenamenti sia alla sua dieta personale.
Si facciano avanti i vari Fevre e Desalle, il campione del mondo 2020 Gajser o il giovane svizzero Seewer, nessuno può spaventare un uomo dai numeri impressionante: basti pensare che su 261 Gran Premi affrontati in carriera ne ha vinti 92 collezionando ben 172 podi, un uomo capace di terminare sul podio finale del mondiale in ben 14 annate sulle 17 disputate fino ad oggi!